Primo meeting del 2013 per i National Europass Centres
Nella prima riunione del 2013 dei NEC Europass è stato presentato lo scenario di riferimento europeo con un focus sulla necessità di intensificare il lavoro comune sui “tools europei” in particolare Euroguidance ed Europass. Obiettivo finale della Commissione è, infatti, la realizzazione di uno “Spazio europeo delle competenze e delle qualifiche” annunciato nella Comunicazione “Rethinking Education”del novembre 2012. Rispetto al conseguimento di tale obiettivo, sono state messe in evidenza alcune priorità/ criticità:
- Esistono numerosi “tools” per la trasparenza delle qualifiche e delle competenze, ma manca una visione olistica; necessaria una maggiore convergenza e coerenza tra reti e dispositivi
- L’impatto delle reti e degli strumenti europei per la trasparenza è ancora basso
- L’approccio per learnin goutcomes, imprescindibile per la diffusione e l’implementazione dei tools, viene ancora osteggiato dalle Istituzioni nazionali
- Ecvet va riconsiderato in una logica di maggiore integrazione tra Ecvet e ECTS
- L’assicurazione qualità , in un sistema integrato dovrà riguardare sia la VET che l’Higher Education
- Si deve perseguire una maggiore sinergia tra Europass ed Esco
- Per Europass si intravede la possibilità di ridurre e semplificare il numero di documenti del portafoglio.
In particolare, rispetto ad Europass, sono stati presentati i risultati della seconda valutazione conclusasi nel mese di dicembre 2012:
- Il portafoglio Europass ha acquisito importanza per tutti gli stakeholder
- Rispetto alla precedente valutazione, Europass è molto più utilizzato dai disoccupati (51%)
- Si registra una maggiore convergenza con gli altri tool, per esempio il livello EQF è spesso indicato nei Supplementi al Certificato e nei Supplementi al Diploma
- Europass mobilità è sempre più utilizzato anche per la mobilità “domestica” (40% di quelli che realizzano un’esperienza di mobilità a livello nazionale) e non solo per le esperienze di mobilità realizzate a livello transnazionale
- La struttura di coordinamento composta da Commissione europea, EACEA, Nec nazionali e Cedefop risulta efficace
- Si evidenzia la necessità di migliorare l’accessibilità al Portafoglio Europass per i gruppi svantaggiati
- Si deve perseguire una sempre maggiore convergenza con gli altri dispositivi esistenti.
Un’intera sessione è stata dedicata al dibattito nel quale tutti hanno concordato sulla necessità di semplificare l’accesso, la compilazione e di ridurre il numero dei documenti relativi ad Europass.