Genere

Il genere è una categoria analitica ed interpretativa secondo la quale la concezione del maschile e del femminile, e dei ruoli che essi assumono in ciascuna società, è determinata socialmente e culturalmente.

Con il termine genere si fa riferimento a  due dimensioni attinenti all’ identità di genere ovvero la percezione di se in quanto maschio o femmina e al ruolo di genere, vale a dire la categorizzazione sociale in quanto maschio o femmina.

L’evoluzione delle concettualizzazioni e l’adozione del genere quale categoria interpretativa da parte delle scienze sociali si è accompagnata all’elaborazione di norme e politiche, sia a livello internazionale che nazionale,  di contrasto alle discriminazioni di genere e di sostegno al principio di pari opportunità tra uomini e donne. L’Unione Europea, a partire dal Trattato di Roma, assume la parità di genere quale principio essenziale della propria azione, anche attraverso l’emanazione di direttive dedicate al principio di non discriminazione, quali la Direttiva 2002/73/CE e la Direttiva 2004/113/CE.

Anche in virtù di ciò, l’uguaglianza di genere è divenuta indice dello sviluppo democratico di ciascun paese.

In Italia, il concetto di discriminazione di genere viene sancito dal D.lgs.  n.198 dell’11 aprile 2006,  "Codice delle pari opportunità tra uomo e donna", secondo il quale “costituisce discriminazione diretta […] qualsiasi disposizione, criterio, prassi, atto, patto o comportamento, nonché l'ordine di porre in essere un atto o un comportamento, che produca un effetto pregiudizievole discriminando le lavoratrici o i lavoratori in ragione del loro sesso e, comunque, il trattamento meno favorevole rispetto a quello di un'altra lavoratrice o di un altro lavoratore in situazione analoga. Si ha discriminazione indiretta […] quando una disposizione, un criterio, una prassi, un atto, un patto o un comportamento apparentemente neutri mettono o possono mettere i lavoratori di un determinato sesso in una posizione di particolare svantaggio rispetto a lavoratori dell'altro sesso, salvo. che riguardino requisiti essenziali allo svolgimento dell'attività lavorativa, purché l'obiettivo sia legittimo e i mezzi impiegati per il suo conseguimento siano appropriati e necessari”.

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