Pari opportunità e non discriminazione

l termine pari opportunità si riferisce alla parità di trattamento tra le persone e alla parità tra uomini e donne negli ambiti del lavoro, della formazione e dell’istruzione, nell’accesso alle cure sanitarie e ai beni e ai servizi in generale.

Per parità di trattamento si intende l'assenza di qualsiasi discriminazione diretta o indiretta basata sul genere, l’appartenenza etnica, il credo religioso o le convinzioni personali, le disabilità, l'età o l’orientamento sessuale.

Sussiste discriminazione diretta quando, sulla base di uno qualsiasi dei motivi suindicati, una persona è trattata meno favorevolmente di quanto sia, sia stata o sarebbe trattata un'altra in una situazione analoga; sussiste discriminazione indiretta quando una disposizione, un criterio o una prassi apparentemente neutri possono mettere in una posizione di particolare svantaggio tali persone rispetto ad altre.

Il quadro giuridico antidiscriminatorio dell’UE  si compone di alcune direttive che vietano le discriminazioni in materia di lavoro, formazione, assistenza sanitaria, prestazioni sociali, istruzione, accesso a beni e servizi, sebbene con tutele differenti in base ai fattori di rischio di discriminazione.

L’efficacia della protezione giuridica è assicurata anche dalle misure di accompagnamento: formazione, collegamento in rete, sensibilizzazione e diffusione, ecc. Nell’ambito del supporto agli organismi impegnati nella promozione delle pari opportunità e nel contrasto alle discriminazioni, si inserisce l’attività della Struttura inclusione sociale dell’Isfol che ha istituito il Gruppo di ricerca “Pari Opportunità e contrasto alle discriminazioni”.

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