Indagine sui comportamenti formativi degli adulti (INDACO - Adulti)
L’Indagine sui comportamenti formativi degli adulti (ISF-00020) - realizzata dal Gruppo di ricerca "Studi, analisi e indagini sui sistemi di domanda e offerta di formazione" - rileva le caratteristiche e la dinamica della domanda di formazione degli individui 18-64enni, con una segmentazione di livello settoriale, nazionale e territoriale. Oggetto di indagine è l’attività di istruzione e formazione, finanziata attraverso risorse pubbliche o private, che dà luogo a forme di apprendimento formale, non formale o informale, che avvengono all’interno o all’esterno del contesto di lavoro.
Il campo di osservazione comprende la popolazione adulta, con una particolare attenzione agli occupati (dipendenti di imprese dei settori privati, dipendenti pubblici e lavoratori autonomi), ai disoccupati e agli inattivi.
L’obiettivo è di rilevare dati sui bisogni formativi e di apprendimento degli individui, sui loro investimenti economici in formazione, sulla partecipazione alle attività formative, sui divari nell’accesso di tipo socio-demografico, culturale e professionale e sulle caratteristiche delle attività formative. Si rileva la domanda di formazione in relazione a: partecipazione ad attività formative, caratteristiche dei formati, caratteristiche dell’attività formativa formale, non formale e informale (durata, costo, contenuti, modalità di organizzazione, luogo di svolgimento, fonti di finanziamento, ecc.), atteggiamenti e comportamenti formativi, obiettivi, motivazioni e benefici della formazione, dimensione economica della formazione, effetti della formazione sui percorsi di mobilità professionale e di transizione lavoro-lavoro, motivazioni della non formazione. La partecipazione formativa è analizzata attraverso lo studio del profilo dei soggetti formati e di quelli non formati e del ruolo rivestito dai processi formativi e di apprendimento all’interno e all’esterno del luogo di lavoro, con riferimento alle modalità formali (istruzione), non formali (apprendimento sul luogo di lavoro e in contesto extralavorativo, con finalità professionali o per interesse personale) e informali.
Particolare attenzione è dedicata, al fine di favorire la confrontabilità dei dati, all’utilizzo rigoroso delle principali classificazioni internazionali e nazionali. Si utilizzano infatti le definizioni della classificazione CLA (Classification of Learning Activities) di Eurostat così come quella della ISCED97 e dei suoi recenti sviluppi, della ATECO 2007, della CP2011 per le professioni, delle lingue straniere (Istat), ecc.. Le definizioni e la formulazione dei quesiti è armonizzata con quelli formulati per l’indagine AES, attraverso l’utilizzo del Manuale Eurostat ed un confronto costante con i ricercatori impegnati in tale indagine.
L’indagine fa parte del Piano Statistico Nazionale del SISTAN (Sistema Statistico Nazionale) a partire dal 2003.
Isfol INDACO-Adult Survey
It’s a survey on the training behaviour of the adults, conducted by ISFOL from 2001, which looks at the characteristics and trends in demand for training expressed by workers and adults in Italy.
The survey gathers both quantitative and qualitative information.
The survey estimates the participation in training activities and differences in training due to demographic (gender, age), cultural (education) and professional factors.
The survey detects objectives, limitations and expectations regarding public policies. Other information concerns: the characteristics and implementation methods of training activities, readiness to contribute financially to the activities through forms of co-investment and evaluations concerning the effectiveness of the training. The survey is complementary to Eurostat’s Adult Education Survey (AES)
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- Forme e modalità della partecipazione dei senior all’apprendimento permanente sulla base dei dati Isfol INDACO 2010-2011
- Age gap e benefici della formazione in età matura nei primi risultati della Indagine INDACO
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- Non ho l'età. Cinquantenni dopo la crisi: senza formazione il posto è a rischio - Corriere Economia, 31/10/2016
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