Intangible Assets Survey - Rilevazione statistica sugli investimenti intangibili

Attività: Apprendimento permanente e sviluppo del capitale umano, organizzativo e relazionale delle imprese

L’indagine statistica sugli "Investimenti intangibili e in capitale umano" - realizzata dal Gruppo di ricerca "Studi, analisi e indagini sui sistemi di domanda e offerta di formazione" - rileva le attività che le imprese italiane hanno realizzato al fine di incrementare il proprio patrimonio “intangibile” e migliorare le capacità competitive. Tali attività, sono quelle normalmente associate a processi di innovazione: formazione aziendale, acquisizione di software, investimenti in reputazione aziendale, immagine e marchi, ricerca e sviluppo, attività di design, organizzazione aziendale, miglioramento dei processi gestionali e produttivi ed altre attività di sviluppo di beni immateriali.
Per la prima volta vengono indagati contemporaneamente nella medesima impresa i livelli di spesa in capitale intangibile e la prospettiva temporale dei benefici prodotti da tali investimenti.
L’indagine sviluppa, inoltre, nuove prospettive di analisi sulla formazione aziendale, studiando il ruolo degli investimenti in formazione congiuntamente a quelli in altri beni immateriali.
La rilevazione rientra tra quelle comprese nel Programma statistico nazionale 2011-2013 (ISF-00059), che raccoglie l'insieme delle rilevazioni statistiche necessarie al Paese. È finanziata dai due Pon Fse 2007-2013 del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali.

 

Intangible Assest Survey

The Statistical Survey  “Intangible assets and human capital” measures  the activities carried out by Italian enterprises to improve their ‘intangible’ assets and to enhance their competitive skills.

Such activities are those normally related to innovation processes: in company training, acquisition of software, investments in corporate reputation, image and trademarks, research and development, design activities, business organisation, improvement of business management and production processes, other intangible assets development activities.
This is the first time that a survey has measured levels of intangible assets expenditure and future perspectives of the benefits obtained in the same company.

This survey also develops new perspectives for the analysis of in company training, considering the role played by investments in training and in other intangible assets.

The study is part of the National Statistical Programme (SISTAN) which collects all official statistical information for Italy. It’s financed by two ESF NOP 2007-2013 and 2014-2020 managed by the Ministry of Labour and Social Policy.

 

Per ulteriori informazioni

Prodotti

 

Rassegna stampa:

  • FondItalia: i risultati del sondaggio "Talenti di domani" - uomoemanager.it, 28/10/2016
  • Formazione come leva strategica - Italia Oggi, 18/10/2016
  • Quali investimenti in conoscenza? La formazione continua raggiunge solo l'8% degli italiani - AllNews24, 30/06/2016
  • Lavoro. Dov'è il manager? Sta giocando - D la Repubblica, 26/09/2015
  • Isfol: boom adesioni a iniziative formative fondi interprofessionali - immediapress, 18/03/2015
  • Gli intangibles come leva strategica - ecomonia&management, e&m 6-2014, 12/2014

XV Rapporto sulla Formazione Continua

Gli investimenti intangibili delle imprese nei risultati della “Intangibile Assets Survey”

CorrierEconomia 09/09/2013

E-FSENEWS n.6 - giugno 2013

Offerta di formazione aziendale 2005-2010: caratteristiche strutturali ed evoluzione

Risultati dell’Indagine CVTS4

Struttura e metodologia

Chi viene intervistato
L’universo delle imprese italiane con almeno 50 addetti dei settori dell’industria e dei servizi (sezioni ATECO 2007 C, D, E, F, G, H, I, J, K, O) ed un campione di imprese di più piccole dimensioni, per un totale complessivo di 28.000 imprese.

Chi risponde
Manager di medio/alto livello con competenze sui temi contabili e responsabilità gestionale; gli uffici di controllo strategico delle imprese; imprenditori.

Come vengono scelte le imprese
L’elenco delle imprese viene estratto dalla versione più recente dell’Archivio Statistico delle Imprese Attive (ASIA) dell’Istat.

Lettera alle imprese
A tutte le imprese presenti nell’archivio di partenza viene inviata una lettera firmata dal Presidente dell'ISFOL (tramite Posta Elettronica Certificata - PEC) in cui viene presentata l'indagine. In allegato è contenuta la versione cartacea del questionario di rilevazione, insieme alle istruzioni per la sua compilazione on line, con indicazioni sulle modalità di registrazione al sito dedicato, password di accesso e numero verde per poter chiedere informazioni.

Il numero verde
Nella lettera firmata dal Presidente dell'ISFOL viene indicato un numero verde (gratuito) 800-916022 al quale ci si può rivolgere per avere qualsiasi tipo di informazione relativa all'indagine e alle modalità del suo svolgimento. È possibile, inoltre, porre quesiti tramite posta elettronica all’indirizzo o acquisire informazioni sull'attività dell'ISFOL consultando il sito Internet www.isfol.it.

Periodo di rilevazione
L'indagine si svolgerà a partire da luglio 2013.

Come avviene la rilevazione
Per la raccolta dei dati è stato predisposto un Questionario elettronico, da compilare entro 20 giorni dalla ricezione della lettera. Per utilizzare tale modalità è necessario collegarsi al sito http://www.gnresearch.com/ias/, effettuare la registrazione inserendo il codice impresa e la password provvisoria indicata nella medesima lettera e seguire le istruzioni riportate nel sito. Il questionario dovrà essere sempre restituito, anche nel caso in cui l'impresa abbia subito eventi di trasformazione aziendale (fusioni, scorpori, messa in liquidazione, ecc.), segnalando tali informazioni nell'ultima pagina del questionario o tramite e-mail ([email protected]) indicando il codice impresa. La raccolta dati sarà curata, per conto dell'ISFOL, dalla società GN Research S.p.A.. Le imprese potranno rivolgersi all'ISFOL in ogni momento per richiedere informazioni o rappresentare specifiche esigenze. I dati raccolti risiederanno per il tempo necessario alla realizzazione dell'indagine su server di GN Research S.p.A. protetti perimetralmente e accessibili dall'esterno soltanto mediante protocolli di criptazione forte (3DES, SHA e MD5).

Si invitano le imprese ad esaminare con attenzione il questionario prima di iniziare la compilazione.

Segreto statistico
L'ISFOL è tenuto per legge a rispettare il segreto statistico (D. Lgs.322/89). I dati raccolti in occasione di indagini possono essere utilizzati esclusivamente a fini statistici e non possono essere comunicati ad altre istituzioni o persone, se non elaborati e pubblicati sotto forma di tabelle e in modo tale che non sia possibile alcun riferimento alle imprese stesse. Ai sensi della legge che disciplina la tutela della privacy (D.Lgs.196/2003), titolare del trattamento dei dati personali è il Presidente dell'ISFOL - Corso d'Italia, 33 - 00198 Roma,  al quale è possibile rivolgersi anche per conoscere l'elenco completo dei responsabili e per quanto riguarda l'esercizio dei diritti dell'interessato.

Per informazioni
numero verde 800-916022

Risultati rilevazione pilota

L’indagine pilota ISFOL relativa agli investimenti in attività intangibili ha messo in rilievo i seguenti risultati:

  • Dal punto di vista dimensionale, l’universo delle imprese contattate (550 unità produttive) era maggiormente concentrato nella classe 500 - 4.999 addetti. Al riguardo, i tassi di risposta sono risultati crescenti al crescere della dimensione aziendale, raggiungendo il 40% per le imprese con oltre 5.000 addetti.
  • Le categorie di investimento con incidenza maggiore sono state quelle della formazione professionale e delle attività di ricerca e sviluppo (R&S), mentre l’attività con minor influenza quantitativa è stata quella del design. Le attività di investimento in reputazione aziendale e marchi, nonché quelle in R&S, hanno fatto registrare la spesa media più elevata. In queste due categorie, sempre in media, il macro-settore della produzione è stato quello che ha impiegato le risorse maggiori.
  • Gli investimenti in reputazione e marchi, nonché la R&S, sono risultati prevalenti anche in termini  di valori assoluti. Inoltre, ad eccezione della formazione professionale, per tutte le altre categorie le attività interne alle imprese sono risultate dominanti rispetto a quelle esterne. In aggiunta, le imprese di minori dimensioni (sotto i 500 addetti) sono risultate più attive rispetto a quelle di dimensioni più elevate nell’acquisizione di software, nelle attività di R&S e negli investimenti miranti a migliorare i processi produttivi. Le imprese operanti nel macro-settore della produzione sono quelle che hanno speso di più in attività intangibili.
  • La durata media dei benefici attesi degli investimenti in attività intangibili ha dimostrato chiaramente il loro carattere pluriennale. Inoltre, con l’unica eccezione delle attività di formazione professionale e R&S, la vita media di tali investimenti è risultata più lunga nelle imprese che operano nel macro-settore della produzione. Infine, l’indagine sembra dimostrare che i tempi attesi di ammortamento non variano molto da piccole e grandi imprese.
  • Gli investimenti in attività intangibili, e con loro il livello di occupazione, hanno retto il primo impatto della crisi. Inoltre, per un numero cospicuo di imprese, nel 2010 tali investimenti hanno avuto addirittura una valenza anticiclica.

 

Contatti

Gruppo di Lavoro: , Camilla Micheletta, Vincenza Tersigni.

Gruppo di ricerca “Studi, analisi, e indagini sui sistemi di domanda e offerta di formazione

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