I numeri
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La dimensione del lavoro autonomo in Italia Nella distribuzione per classe di età l’approccio al lavoro autonomo avviene in età più avanzata: fino ai 34 anni se i lavoratori dipendenti sono oltre il 28%, gli autonomi raggiungono al massimo il 19% circa tra i liberi professionisti, con un livello minimo tra gli imprenditori (poco al di sotto del 12%), con forti differenze soprattutto a partire dai 55 anni in su. |
I dati |
Le caratteristiche sociali del campione Dall’analisi dei dati emergono alcune caratteristiche in cui è possibile inquadrare una tipologia di lavoratore autonomo: imprenditore o lavoratore in proprio (60,8%) che opera nel settore del terziario in particolare nel commercio (31,6%), maschio (74,5%), tra i 45 e i 54 anni di età (35%) con un diploma di scuola superiore (47,7%), omogeneamente distribuito sul territorio nazionale. Per quanto riguarda invece i libero professionisti, l’attività più rappresentata è quella dell’area tecnico ingegneristica, ed è la categoria dove si concentra il maggior numero di laureati (47,8% tra i professionisti regolamentati). |
I dati |
L’impatto della crisi sul lavoro autonomo La crisi ha colpito pesantemente il lavoro autonomo, soprattutto nella parte imprenditoriale (-26,9% tra il 2007 e il 2011) mentre sembra resistere invece la componente dei liberi professionisti (+6,9% tra il 2007 e il 2011). Tali dati vengono confermati anche dall’indagine quali-quantitativa dove l’87,4% del campione dichiara che le condizioni di mercato negli ultimi tre anni sono peggiorate. Tra i fattori indicati che hanno inciso sul peggioramento dei mercati il 70,8% del campione indica un calo generalizzato della domanda. |
Condizioni di mercato I dati |
La dimensione relazionale Imprenditori, professionisti e piccoli lavoratori in proprio condividono nella diversità delle loro esperienze un modo di lavorare e di organizzare il lavoro estremamente individualizzato. Quasi i due terzi dei lavoratori interpellati (63,4%) sono i soli ed unici titolari dell’attività che gestiscono, e solo un terzo (il 36,6%) ne condivide la responsabilità con altri soci. Ben il 71% degli intervistati non è supportato da alcun collaboratore nella propria attività. Dall’indagine svolta il comparto autonomo del lavoro fa registrare un livello non molto elevato di adesione agli organismi della rappresentanza (il 52,3% dei rispondenti dichiara di essere iscritto ad un’associazione). Tra quelli che sono iscritti poco più delle metà (52,3%) ha usufruito almeno uno dei servizi erogati. |
Iscritti ad Carattersitiche I dati |