La formazione per i lavoratori e per la popolazione in età adulta
Nel 2013, la quota di popolazione adulta tra i 25 e i 64 anni che ha partecipato ad attività formative è scesa al 6,2% rispetto al 6,6% registrato nel 2012 e riportandosi attorno ai valori usuali. La contrazione è avvenuta in tutte le aree geografiche in modo piuttosto evidente, con la parziale eccezione del Nord-Ovest, dove il dato è quasi stabile, anche per le massicce misure di sostegno che sono state organizzate in quell’area. Si conferma essere il Centro l’area in cui la popolazione è maggiormente coinvolta, mentre le aree meridionali si situano all’estremo opposto della scala. Il dato italiano è al di sotto di oltre 4 punti quello della media europea (10,5%).
La Formazione Continua Per effetto della crisi economica, si è registrata, in questi anni, una riduzione delle risorse finanziarie complessivamente disponibili per le attività di formazione. La distribuzione dello 0,30% ha subito infatti notevoli cambiamenti. Fino al 2011 si è assistito ad un costante incremento della quota di risorse attribuite ai Fondi interprofessionali. Nel 2013 gli interventi anticrisi hanno assorbito circa il 42% del totale. Si assottiglia, quasi annullandosi, il peso delle risorse destinate al Fondo delle Politiche Comunitarie (che cofinanzia normalmente il FSE) e il Fondo di Rotazione, destinato in gran parte al finanziamento della Legge 236/93 |
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I Fondi Interprofessionali
Per quanto riguarda la dinamica della distribuzione territoriale si è assistito, rispetto al passato, a un simbolico sorpasso delle regioni meridionali, nel loro insieme, rispetto ai due comparti del Nord-Ovest e Nord-Est. Del resto è proprio nel sud che il processo di adesione è risultato inizialmente più lento, per poi progredire grazie anche al lavoro svolto dalla maggior parte dei fondi e delle organizzazioni promotrici. Nello specifico, oltre il 28% delle adesioni è concentrato al Sud, con un incremento di circa l’1% rispetto al 2013. Mentre le due macro-aree del Nord subiscono una relativa flessione, il Centro incrementa lievemente la sua quota, portandosi al 17,9% dal 17,7%.
Il ruolo del Fondo Sociale Europeo nella formazione dei lavoratori
La formazione continua, pur essendo presente in tutti gli assi dei Programmi Operativi Regionali (POR), si concentra all’interno di «Adattabilità». Gli impegni di questa tipologia progettuale rappresentano infatti il 90% di tale asse per le regioni dell’Obiettivo Competitività Regionale e Occupazione (CRO) e l’88,6% per quelle dell’Obiettivo Convergenza (CONV).
Nel periodo 2007-2014 sono circa 5,8 milioni i partecipanti coinvolti in progetti avviati complessivamente dal Fondo Sociale Europeo. Di questi risultano occupati 2,7 milioni, che rappresentano il 47,3% del totale. La situazione risulta però fortemente differenziata tra le regioni dell’Obiettivo CONV e dell’Obiettivo CRO: queste ultime infatti fanno registrare una percentuale di occupati pari al 57%, mentre per quelle dell’Obiettivo CONV gli occupati in formazione sono il 34% del totale. La componente femminile occupata che ha partecipato ai progetti formativi risulta sostanzialmente uguale nelle due aree Obiettivo, pari al 47% del totale.
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