Dal microcredito per l’inclusione sociale
06.07.2015 - “Il microcredito è lo strumento che le Nazioni unite hanno identificato quale utile alla lotta alla povertà e all'esclusione sociale e finanziaria. Questa occasione di incontro e dibattito illustra come gli strumenti di accesso al credito e agli altri prodotti e servizi finanziari abbiano un impatto enorme sulla vita delle persone, sulle comunità, sul mondo, in relazione a temi che vanno dalla sicurezza alimentare, alle possibilità di internazionalizzazione dei più piccoli operatori economici, a soluzioni innovative nella cooperazione allo sviluppo, ad un più generale utilizzo degli strumenti di ingegneria finanziaria”. Con queste parole il Presidente dell'Ente Nazionale per il Microcredito (Enm), Mario Baccini, ha commentato i lavori del Forum internazionale della Microfinanza che si è svolto a Roma l'1 luglio, nella Sala della Protomoteca in Campidoglio.
La giornata si è articolata in relazioni istituzionali plenarie, fra le quali quella del Presidente dell’Isfol Pietro Antonio Varesi, e una serie di tavoli che hanno lavorato in parallelo, individuando e discutendo criticità e soluzioni su una pluralità di argomenti relativi ai diversi aspetti del tema. Obiettivo comune elaborare un documento in cui far confluire tutti gli output emersi, da presentare il prossimo 21 settembre, a Milano, in occasione della Giornata internazionale dell’agricoltura sociale e del microcredito.
Come sottolineato dal Presidente Varesi, l’Isfol “segue da tempo con attenzione gli effetti delle politiche di inclusione sociale ed è in questo ambito di attività che l’Istituto ha avuto modo di conoscere e di apprezzare le iniziative promosse o sostenute dall’Ente Nazionale per il Microcredito, senza però riuscire a trovare dei punti di contatto operativo.” Dalle attività di ricerca e monitoraggio svolte nel corso degli anni dal Progetto Pro.P. sono emerse le grandi potenzialità del microcredito per le fasce di popolazione più deboli. In particolare Varesi ha sottolineato il valore dell’Agricoltura sociale, “un fenomeno emergente in tutta Europa con un notevole incremento numerico di aziende private che alla tradizionale attività produttiva stanno affiancando quella di riabilitazione e cura, generando servizi orientati all’inserimento nel mercato del lavoro e configurandosi come esperienze in grado di dare luogo a valori di assoluto rilievo e utilità dal punto di vista sociale”. Una esperienza consolidata che, in Italia, viene sostenuta sempre più dal punto di vista normativo regionale e che potrebbe ottenere impulso ulteriore da una convenzione-quadro stipulata fra Enm, Regioni, associazioni imprenditoriali e Isfol, tutti soggetti coinvolti nei processi di inclusione sociale, ognuno con le proprie peculiarità.
Fra gli esperti presenti agli 11 tavoli che hanno affrontato gli aspetti specifici della tematica oggetto dell’incontro c’erano anche alcuni ricercatori dell’Isfol. Massimiliano Deidda è intervenuto al tavolo Microfinanza rurale e banche, Tiziana Lang ha coordinato i lavori del gruppo Educazione Finanziaria e Agricoltura sociale, Daniela Pavoncello ha contribuito sul tema Risvolti psicologici della malnutrizione mentre Claudio Tagliaferro ha collaborato su Microfinanza per lo sviluppo rurale in Italia ed in Europa.
Per approfondire:
Ente Nazionale per il Microcredito
Per un progetto di Microfinanza a sostegno di soggetti svantaggiati ed in particolare di soggetti con disturbo psichico – Relazione P.A. Varesi