Dall’Ue per costruire ponti fra Università e imprese
Ubc Forum, Roma, ottobre 2014
07.10.2014 - Si è svolto a Roma, dal 2 al 3 ottobre, un Forum internazionale dedicato all’analisi dei meccanismi di collaborazione tra università e imprese, organizzato dalla Dg Education and Culture della Commissione europea in cooperazione con la conferenza dei Rettori delle Università italiane (Crui). Il Forum, intitolato Universities, Businesses & Co.: Together We Can. Strategic Inter-sectorial Partnerships for Economic and Social Change and Growth, patrocinato dal Miur, era parte dell’agenda ufficiale del Semestre italiano di presidenza dell’Ue.
L’appuntamento è stato occasione di scambio fra mondo accademico e imprenditoriale per promuovere il dialogo fra università e imprese, una sfida che l’Italia sta cercando di accogliere sulla base delle indicazioni e dei buoni esempi che vengono dal resto dell’Europa. Per favorire l’osmosi fra le due sfere, che devono necessariamente aumentare i loro punti di contatto e collaborazione, si sono succedute una serie di tavole rotonde e momenti di interazione più diretti. In tutti gli interventi si è sottolineata la necessità di migliorare il livello dell’istruzione superiore a partire da una maggiore collaborazione con le aziende e sono state citate le best practice che consentono di aumentare le potenzialità degli studenti in termini di innovazione e occupabilità. Fra queste il Carlo Alberto Pratesi, professore ordinario di Economia e Gestione delle Imprese alla facoltà di Economia dell’Università Roma Tre, ha presentato caratteristiche e risultati dell’InnovAction Lab. Il progetto, nato con lo scopo di aiutare i giovani ad acquisire le capacità necessarie a comprendere il potenziale di mercato di un’idea innovativa e come presentarla in modo efficace per cercare finanziatori, è considerato uno dei 5 casi di maggior successo mondiale nel campo della formazione imprenditoriale e nel corso dei suoi 3 anni di attività, dal 2011 ad oggi, ha dato vita ad una serie di corsi che hanno generato oltre 30 startup finanziate da investitori privati. Come esempio di eccellenza internazionale è stato citato il caso dell’Università di Stanford che grazie ad un approccio orientato alla creatività, alla mobilità e all’internazionalizzazione ha generato un numero molto elevato di brevetti e di nuovi posti di lavoro. Al riguardo ha espresso la propria testimonianza Marina Ranga, ricercatrice dello H-Star Institute presso la Stanford University e coordinatrice scientifica della ricerca European study on innovation in higher education, che ha parlato delle caratteristiche dei modelli di apprendimento e delle tendenze in atto a breve, medio e lungo termine in questo campo.
Anche l’Isfol svolge il ruolo di soggetto di riferimento e di raccordo per lo sviluppo di riflessioni per la promozione dell’educazione all’imprenditorialità, al fine di elaborare indicazioni di policy coerenti con i bisogni locali e nazionali, attraverso l’integrazione degli attori impegnati sui temi dell’imprenditorialità e la costituzione di un gruppo di esperti sul tema. Al riguardo si svolgerà il prossimo 9 ottobre a Roma, la conferenza finale del progetto Leonardo From Idea To Enterprise, per fare il punto su una esperienza di realizzazione di moduli di formazione e certificazione delle competenze imprenditoriali per i giovani all’interno dei programmi di scuola media superiore e di istruzione superiore.