Esperienze di innovazione e integrazione sociale
05.02.2014 - “I processi di innovazione sono destinati ad esercitare effetti positivi sulle dinamiche dell’inclusione sociale. Un modello di sviluppo economico e sociale che interessa al tempo stesso l’istruzione, la formazione ed il lavoro.”
Così il Presidente dell’Isfol Pier Antonio Varesi ha aperto la giornata di studio “Modelli di innovazione e inclusione sociale” tenutasi oggi presso la sede dell’Isfol. Il seminario è stato l’occasione per dare voce ad alcune esperienze di successo che hanno dato vita a processi di inclusione sociale soprattutto in riferimento a soggetti con disagio o in difficoltà. Non a caso la giornata è stata organizzata nell’ambito del Programma per il sostegno e lo sviluppo dei percorsi integrati di inserimento socio-lavorativo dei soggetti con disturbo psichico Pro.P. dell’Isfol di cui è responsabile Amedeo Spagnolo. E proprio Spagnolo, prima di passare la parola a Dunia Pepe responsabile della ricerca su “Innovazione e dinamiche di transizione dalla formazione al lavoro”, ha ricordato che “da soli non si va da nessuna parte. Bisogna lavorare insieme, integrare i settori e soprattutto le persone così come chiede il programma Europa 2020”. Partendo da questa stessa considerazione si è inserito l’intervento di Pepe che ha messo a fuoco l’altro obiettivo dell’incontro, “attivare una rete attraverso la quale le buone prassi e le esperienze di successo possano estendersi e consolidarsi” tutte esperienze che, secondo Pepe, “presentano una caratteristica comune ossia l’approccio multidisciplinare capace di considerare al tempo stesso il territorio, l’ambiente, le tecnologie, l’istruzione, la formazione, il lavoro e la ricerca”. A chiudere gli interventi istituzionali è stato Romolo De Camillis per il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali che ha sottolineato quanto sia importante valorizzare le eccellenze a livello territoriale. “Purtroppo – ha proseguito De Camillis – non sempre ci troviamo di fronte ad interventi come quelli descritti oggi, per questo è necessaria una governance sapiente e illuminata in cui l’innovazione viene indirizzata verso prassi concrete e significative.” La seconda parte della mattinata è stata dedicata alla descrizione delle esperienze di innovazione e inclusione sociale raccontate dalla viva voce di chi le ha progettate e realizzate. Si sono, così, avvicendati progetti incentrati sul tema dell’innovazione e accessibilità della formazione come quello di Eleonora Guglielman sull’accessibilità dell’e-learning o quello di Antonello Calvaruso sulla lotta al disagio sociale a Napoli e altri legati all’innovazione e l’inclusione socio-lavorativa come quello di Andrea Fusco sull’esperienza di Portafuturo, Cristiana Marchegiani sulla fabbrica delle startup, Riccardo Maiolini sull’innovazione sociale e Massimo Vallati sul calciosociale. Ha moderato il dibattito Antonio Cocozza dell’Università Roma Tre.
Per saperne di più:
Guglielman, E., Accessibilità dell'e-learning
Calvaruso, A., Il progetto Priorita
Cocozza, A., Modelli di innovazione e inclusione sociale
Marchegiani, C., LUISS ENLABS "the startup factory"