Etica pubblica

Il dibattito su modelli organizzativi e managerialità

23.11.2016 – Aprire nuove prospettive sul tema del miglioramento delle politiche pubbliche attraverso il confronto e la proposta di soluzioni innovative, questo il proposito con il quale si sono riuniti oggi presso l’Università di Salerno studiosi e manager.

Il convegno dal titolo “La valutazione delle performance amministrative e la responsabilità della dirigenza pubblica tra efficienza e equità”, ha inteso puntare l’attenzione sulle nuove strade che si sono aperte nel campo degli studi politici con particolare attenzione all’impatto della responsabilizzazione manageriale sulle prestazioni amministrative. Tra i partecipanti alla giornata che ha visto la presenza tra gli altri di Aurelio Tommasetti rettore dell’università di Salerno e Mita Marra presidente dell’Associazione Italiana di Valutazione (AIV) c’era anche Antonello Scialdone Presidente dell’Organismo indipendente di Valutazione dell’Isfol, che è intervenuto all’interno della tavola rotonda con una relazione sul tema dell’etica pubblica. L’analisi di Scialdone muove dai dati forniti pochi mesi fa, all’interno dell’”Economic Bulletin”, dalla Banca Centrale Europea (BCE) in merito alla rilevanza di istituzioni solide ed efficienti per il conseguimento di obiettivi di crescita a lungo  termine. Dal confronto fra Paesi dell’area OCSE si constata che  le performances migliori appartengono a Fillandia, Paesi Bassi, Lussemburgo e Germania mentre la qualità delle Istituzioni italiane viene considerata superiore solo a quella della Grecia e inferiore di 3/5 volte alla Slovacchia e Slovenia che ci precedono. Eppure, ha sottolineato Scialdone, da anni nel nostro Paese si sollecitano dibattiti e si producono strumenti senza riuscire a convertire la tendenza che ci porta a bassi piazzamenti nel confronto internazionale, per questo è auspicabile, secondo l’esperto dell’Isfol, muovere verso strade meno battute come ad esempio quella della leadership etica. Stiamo parlando, così come ci indicano i maggiori studiosi di teorie organizzative, di azioni individuali e relazioni interpersonali che mettono in evidenza stili di comportamento orientati alla presa di decisioni moralmente sostenibili,  e soprattutto enfatizzano l’impatto della condotta del manager sul contesto organizzativo e sul clima etico complessivo. Per rendere efficacie la funzione virtuosa della leadership etica, ha spiegato Scialdone, è opportuno che i dirigenti vengano percepiti come riferimenti degni di fiducia ed è altrettanto importante che rinforzino nei dipendenti risorse essenziali quali motivazione, impegno, senso di appartenenza e soddisfazione per la propria prestazione. Attraverso la responsabilizzazione manageriale, inoltre, assume senso e rilevanza la valutazione delle prestazioni amministrative e dell’impatto dei programmi pubblici. Per tutti questi motivi, ha concluso Scialdone, si potrebbero coinvolgere studiosi, operatori e decisori politici con i quali  stimolare una discussione nel merito, a partire dalle condizioni di adattabilità di questo approccio al contesto delle nostre istituzioni.

Per approfondire:

Programma

Articolo Scialdone

Categoria: Riforme , Valutazione
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