Presentata l'indagine sui giovani detenuti
29.01.2015 – Si è svolto oggi a Roma, presso la Sala Auditorium dell’Isfol, il seminario ‘Percorsi di inclusione socio-lavorativa dei giovani ristretti tra innovazione e rete con il territorio’. La giornata aperta da Amedeo Spagnolo, Responsabile del Progetto Pro.P, dell’Isfol si è articolata in tre momenti il primo nel quale sono stati presentati gli esiti dell’indagine “I giovani negli Istituti penali per i minorenni”, il secondo nel quale sono state raccontate le sperimentazioni e un terzo dedicato alla tavola rotonda dal titolo ‘Prospettive di inserimento lavorativo’.
Nel suo intervento Spagnolo, prima di passare la parola a Serenella Pesarin (Direttore Generale per l’Attuazione dei Provvedimenti Giudiziari del Dipartimento per la Giustizia Minorile), ha spiegato che “la ricerca presentata oggi si colloca nell’ultimo filone d’indagine del Progetto Pro.P., quello che analizza il grave disagio dei detenuti e dei possibili percorsi di inserimento socio lavorativo degli stessi un campo di analisi che a partire dal 2013 ha coinvolto anche i minori“. Sull’importanza di fornire alternative concrete ai giovani detenuti ha rilanciato anche Serenella Pesarin, che dall’alto della sua pluriennale esperienza nel campo della detenzione minorile ha riaffermato l’idea per cui le azioni più efficaci sono quelle che prevedono dei percorsi esterni al carcere come Garanzia Giovani.
A Lucilla Di Rico in qualità di coordinatrice della ricerca “I giovani negli Istituti Penali per Minorenni” è stato affidato il compito di illustrare i risultati più rilevanti dell’indagine la quale ha messo in evidenza l’importanza di investire in percorsi d’inclusione sociale e lavorativa per i giovani detenuti attraverso interventi integrati e socialmente responsabili che coinvolgano Istituti Penali Minorili, scuola, mondo dell’associazionismo e dell’imprenditoria, agenzie e servizi territoriali (sociali e del lavoro). L’iterazione di tutti i soggetti coinvolti nel trattamento dei giovani detenuti e nel loro reinserimento sociale si è rivelata un vero elemento strategico per sostanziare un percorso positivo dei soggetti con il quale da una parte si evita la possibilità di recidiva e dall’altra si restituiscono valori fondamentali quali dignità, speranza, opportunità di riscatto. Nel dettaglio il gruppo di ricerca del Progetto Pro.P. Isfol ha condotto un indagine multi-caso analizzando alcune realtà carcerarie, Roma e Palermo, ritenute di grande interesse per posizione geografica e peculiarità e per questo capaci di far emergere aspetti e dinamiche del percorso educativo/riabilitativo ed evidenziandone i lati positivi e le criticità. “Si tratta - ha concluso Di Rico – di una prima ricognizione e riflessione sulla condizione dei giovani ristretti, che pur rappresentando una quota residuale dell’utenza della Giustizia minorile, costituisce un importante tassello per la visione d’insieme del sistema”.
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