L’identikit delle aziende che praticano age management
02.04.2014 - Risultano tutte localizzate nel Nord Italia le imprese oggetto della rilevazione Isfol che hanno progettato o attuato strategie di age managment. Non solo, l’identikit fornito dall’indagine condotta su un campione di grandi aziende sopra i 250 addetti allo scopo di censire le modalità adottate per la gestione e valorizzazione degli over 50 fornisce anche altri elementi.
Si tratta di aziende che operano prevalentemente nel settore bancario e assicurativo, con una forte proiezione a livello internazionale e che mostrano attenzione verso il tema della responsabilità Sociale (RSI) oltre ad una forte propensione all’innovazione. Nella metà dei casi sono imprese con una quota di ultracinquantenni complessivamente superiore al 30% dei propri addetti, con un numero complessivo di lavoratori consistente e che appartengono spesso a gruppi di imprese più ampi. Inoltre, sono imprese che non hanno subito particolari modifiche della propria mission, o della propria struttura o dimensione a causa della crisi economico-finanziaria. Questi i risultati dell’indagine conclusa a dicembre 2013 dai gruppi di ricerca Isfol sull’invecchiamento della forza lavoro e i mutamenti del ciclo della vita lavorativa e sulla domanda e l’offerta di formazione, in collaborazione con l’Istituto per la Ricerca Sociale (IRS) di Milano. Lo studio mette in luce che accanto alle eccellenze esiste un numero più ampio di imprese che pur non attuando politiche strutturate di gestione della forza lavoro matura, attivano singole pratiche riconducibili al rapporto età-lavoro. Queste pratiche pur non rappresentando “buone prassi” nel senso più stretto del termine, esprimono un’iniziale interesse per un tipo di gestione più attenta degli over 50 che, a fronte di condizioni favorevoli, potrebbero dare origine ad ulteriori sviluppi.
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