Immigrazione e lavoro sommerso

L’Isfol al convegno sulle azioni di prevenzione e contrasto

30.10.2014 - Si è tenuto ieri presso il centro Congressi Roma Eventi il convegno “Immigrazione e Lavoro Sommerso. Azioni di prevenzione, contrasto e politiche attive”, promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e da Italia Lavoro. L’incontro è stato l’occasione per approfondire il tema del lavoro sommerso in riferimento al suo legame con il fenomeno migratorio. Durante la giornata sono state presentate le principali ricerche condotte in materia a livello istituzionale e parallelamente è stato avviato un confronto sulle esperienze e prassi più significative realizzate a livello territoriale per la prevenzione e il contrasto del lavoro irregolare e per la promozione di politiche attive dirette all’inserimento delle persone migranti vittime di sfruttamento sui posti di lavoro.

Per l’Isfol erano presenti Claudio Tagliaferro e Valeria Iadevaia che hanno illustrato i risultati dell’indagine “Il lavoro sommerso degli stranieri in Italia”. Tagliaferro introducendo la ricerca ha sottolineato come “l’Isfol è impegnato dall’inizio del 2000 sui temi del sommerso e irregolare rispetto ai quali ha prodotto una serie di approfondimenti. Negli ultimi anni siamo arrivati a studiare le categorie più deboli legate al fenomeno del sommerso, così è nata l’indagine che presentiamo oggi”. Il compito di mostrare i dati della ricerca è stato affidato a Valeria Iadevaia che nell’intervento successivo ha descritto le caratteristiche dell’indagine di campo realizzata dall’Isfol: “la ricerca ha previsto 3.000 interviste rivolte ad immigrati, il 40% dei quali irregolari e in nero, presso sei Regioni italiane. Dall’analisi condotta è emersa una maggiore esposizione all’irregolarità lavorativa soprattutto nel primo periodo d’ingresso e per soggetti con scarsa istruzione e provenienza extra UE”.

La mattinata è stata chiusa dall’intervento del Segretario Generale del Ministero del Lavoro Paolo Pennesi che ha fatto riferimento “all’importanza della legge delega sulla riforma del lavoro come valido strumento di contrasto al lavoro sommerso” e accanto a questo ha ricordato “l’altro elemento sul quale si potrebbe intervenire per togliere acqua al sommerso ossia la disciplina dei voucher”. La giornata è proseguita con una tavola rotonda alla quale hanno partecipato i rappresentanti dei sindacati confederali e delle associazioni datoriali durante la quale sono stati messi a confronto i risultati delle esperienze realizzate insieme ad una serie di proposte per il futuro. Le conclusioni sono state affidate alla Sottosegretaria del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali Franca Biondelli .

Slide relazione V. Iadevaia

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