LA DINAMICA DEI CONTRATTI DI LAVORO
22.06.2015 – È disponibile da oggi l’analisi Isfol su ‘La dinamica dei contratti di lavoro nello scenario delle politiche per l’occupazione’ che si inserisce all’interno di un progetto più ampio sullo studio degli andamenti del mercato del lavoro, e della valutazione degli effetti delle riforme e delle politiche. L’elaborato, realizzato da un gruppo di lavoro coordinato da Francesca Bergamante, fa il punto sugli andamenti del mercato del lavoro dipendente e parasubordinato nei trimestri del biennio 2013-2014, un periodo caratterizzato da importanti interventi normativi sia sotto il profilo del sostegno alle assunzioni, sia riguardo all’introduzione di modifiche relative alla disciplina di alcuni contratti. Le analisi sono state condotte sulla base dei dati ricavati dal Sistema Informativo sulle comunicazioni obbligatorie attivato dal Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali.
Le elaborazioni dell’Isfol sottolineano un aumento del numero di attivazioni di nuovi contratti di lavoro nell’ultimo trimestre del 2014 che prosegue l’andamento positivo registrato nel corso dei primi tre trimestri del 2014. Si osserva anche che gli avviamenti con contratto a tempo indeterminato registrano, nel IV trimestre del 2014, una flessione che interrompe una serie positiva di quattro trimestri, evidenziando una discontinuità di natura congiunturale. Secondo lo studio dell’Isfol questi dati si spiegano con la fase di transizione precedente al varo di alcune riforme del mercato del lavoro che ha spinto i datori di lavoro a rimandare le assunzioni a tempo indeterminato nell’attesa di per poter usufruire delle nuove agevolazioni previste, ricorrendo momentaneamente a contratti a temine di breve durata e aumentando il numero delle ore lavorate. Specularmente sul fronte dei contratti a termine si assiste ad un aumento sensibile delle attivazioni sul totale degli avviamenti che passano da un’incidenza del 66,7% del primo trimestre 2013 al 69,0% dell’ultimo trimestre 2014. Rispetto alla durata prevista, il dato al IV trimestre 2014 conferma la forte polarizzazione verso le durate più brevi, con i contratti inferiori al mese che coprono oltre il 43,0% degli avviamenti a tempo determinato. Decisamente meno brillante è la performance relativa ai contratti di durata più lunga (oltre i 12 mesi), che vedono ulteriormente ridursi il loro peso relativo: a fine 2014 non più dell’1,1% dei contratti a tempo determinato superava i 12 mesi di durata. Riguardo il contratto d’apprendistato nel corso del biennio 2013-2014 si registra un andamento regolare in cui si alternano momenti di decrescita a periodi di incremento. In generale, però, a circa 3 anni di distanza dall’entrata in vigore della modifica del Testo Unico ad opera della l. 92/2012, si può affermare che l’apprendistato non ha assunto il ruolo di principale strumento di ingresso nell’occupazione della componente giovanile della forza lavoro. Infine la ricerca analizza il trend dei contratti di lavoro intermittente che continua ad essere negativo per tutto il 2013 salvo registrare performance positive solo negli ultimi due trimestri del 2014 quando gli avviamenti hanno registrato un incremento dell’8,2% in termini congiunturali e del 2,4% a livello tendenziale tra ottobre e dicembre 2014.
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