Le competenze del futuro nel non profit
Nuove tipologie
26.05.2015 – Sono usciti i risultati dell’indagine “Audit sui fabbisogni professionali delle imprese non profit” condotta dall’Isfol per conto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, su un campione nazionale di circa 3.000 imprese sociali con almeno un dipendente (con contratto a tempo indeterminato, a termine, di apprendistato). Secondo la ricerca le professioni del non profit per cui si registrano le esigenze più forti di aggiornamento sono quelle dei grandi gruppi delle professioni esecutive nel lavoro di ufficio (33,1%), delle professioni tecniche (24,5%), delle professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione (20,9%) e di quelle qualificate nelle attività commerciali e nei servizi (12%).
Tra le figure più citate si segnalano, per fare alcuni esempi, educatori professionali, operatori sociosanitari, figure tecniche delle mediazione sociale ed interculturale, psicologi e assistenti sociali. Riguardo la distribuzione geografica dei fabbisogni professionali dall’indagine emerge, per quanto riguarda le Professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione, una concentrazione soprattutto in Lombardia (25,3%), Veneto (12,4%), Puglia (7,6%) e Sicilia (7,4%). In merito alle Professioni esecutive nel lavoro di ufficio, invece, le esigenze di aggiornamento si registrano in prevalenza in Lombardia (14,9%), Lazio (12%), Toscana (9,7%) e Veneto (9,1%). Il discorso è in parte diverso per quel che concerne le Professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi: Lombardia (23,7%), Piemonte (10,3%), Toscana (7,9%) e Veneto (7,6%). Infine il grande gruppo delle Professioni tecniche, che presenta nel complesso un fabbisogno consistente in diverse regioni, tra cui Lombardia (19,3%), Piemonte (10,3%), Toscana (7,4%), Veneto e Sardegna (7% in entrambi i territori). I fabbisogni di conoscenze e competenze naturalmente mutano in base alle professioni citate dai responsabili delle imprese non profit. Per quanto riguarda le Professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione, tipicamente deputate nell’ambito dell’impresa sociale alla progettazione di interventi, al loro monitoraggio e valutazione, il fabbisogno di aggiornamento si concentra soprattutto sul versante delle conoscenze afferenti alle scienze sociali e psicosociali. Per il grande gruppo delle Professioni tecniche - a cui sono riconducibili tutte le figure che animano i servizi e gli interventi sociali territoriali - si segnala invece la necessità di aggiornare le competenze relative alla soluzione di problemi complessi, orientamento al servizio, valutazione e capacità di prendere decisioni. L’indagine “Audit sui fabbisogni professionali delle imprese non profit” dell’Isfol contribuisce ad alimentare il portale professionioccupazione.isfol.it, all’interno del quale sono descritte tutte le professioni esistenti in Italia (800 scheda di Unità professionali), con particolare riferimento ai fabbisogni delle imprese, ai contenuti professionali, alle previsioni di occupazione a medio termine a livello nazionale e regionale, alle previsioni sugli andamenti dell’economia e dell’occupazione settoriale nei prossimi anni.
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