Invecchiamento attivo Avviare la riflessione
Uomini davanti al OC_active ageing
Non è un‘Europa per vecchi, ma può diventarlo. La Commissione europea ha proclamato il 2012 Anno europeo dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni. L’obiettivo è affermare una società capace di valorizzare il contributo che le persone con più di 60 anni sono in grado di offrire. Ciò vuol dire incoraggiare gli Stati membri, le loro autorità locali, le parti sociali e la società civile a promuovere l'invecchiamento attivo e mobilitare il potenziale lavorativo degli anziani.
Iniziative nazionali, dunque, con uno sguardo attento a "Europa 2020" che rappresenta il quadro strategico entro cui riferire le azioni, poiché l’invecchiamento attivo rappresenta uno degli strumenti per perseguire i principali obiettivi della strategia europea: elevare il tasso di occupazione, aumentare gli investimenti nel capitale umano e ridurre la povertà.
Il coordinamento delle attività è affidato al Dipartimento per le Politiche della Famiglia che curerà la programmazione delle iniziative e il raccordo tra i diversi soggetti.
Gli obiettivi generali che caratterizzeranno l’azione italiana nell’Anno europeo 2012 sono essenzialmente due: favorire una cultura dell’invecchiamento attivo fondata su una società per tutte le età, da un lato e promuovere la solidarietà e la cooperazione tra le generazioni, dall’altro.
L’Isfol, da molti anni impegnato sul tema, è direttamente coinvolto nella pianificazione e realizzazione delle attività nazionali con un duplice ruolo. In qualità di agenzia tecnica del Ministero del Lavoro l’Istituto è chiamato a fornire una assistenza tecnica di alto livello, mettendo a disposizione informazioni e ricostruendo scenari plausibili degli effetti delle policy messe in campo. Come Ente pubblico di ricerca, è chiamato ad alimentare il dibattito scientifico nazionale a tutti i livelli, fornendo contributi originali, aperti al confronto con i principali temi sviluppati a livello internazionale.
In Italia, nell’ultimo decennio, l’età media è passata da 41,7 a 43,5 anni e un cittadino su cinque ha più di 65 anni. In occasione dell’avvio dell’Anno Europeo sull‘Invecchiamento attivo e la solidarietà tra le generazioni, l’Isfol propone un primo prodotto, elaborato utilizzando fonti interne ed esterne. Tra le evidenze rilevate, la tenuta del livello di occupazione dei lavoratori più anziani (55-64 anni) durante la crisi economica con un tasso di occupazione che nel 2004-2010 ha mostrato infatti una crescita costante passando dal 30,5% al 36,6% mentre nello stesso periodo la fascia d’età più giovane (45-54 anni) registra un incremento solo del 2,2%. Il tasso di occupazione dei lavoratori maturi rimane comunque lontano da quello dell’UE. Un divario che riguarda la componente femminile della popolazione che rimane ferma su un tasso di occupazione del 26,2%.
La finalità dell’Occasional Working Paper proposto da Isfol è quella di comporre un quadro sintetico che attraversa gli ambiti della formazione, del lavoro e della coesione sociale, per offrire un punto di partenza ad una riflessione lunga un anno.
Per saperne di più
Occasional WP
Intervista ad Aviana Bulgarelli
Comunicato stampa
Isfol per l’Invecchiamento attivo