Conclusa la prima fase di COLOR
logo Color
Implementare il sistema europeo di crediti per la formazione professionale ECVET, nei diversi paesi dell'Unione Europea, è il cuore del progetto COLOR (Competency and Learning Outcomes recognition for migrants), finanziato dalla Commissione europea, di cui Isfol è l'ente coordinatore ed Arlas Campania è il capofila. Con COLOR si lavora all’applicazione dei meccanismi di ECVET ad una serie di qualification rilasciate nelle diverse Regioni partner e relative a due settori: edile e socio-sanitario, con la prospettiva di facilitare il riconoscimento di competenze di lavoratori privi di qualifica professionale.
Lo scorso 27 ottobre in Scozia si è svolto il workshop conclusivo della prima fase tecnica del Progetto COLOR. L'incontro è stato animato da Margaret Cameron, manager dello Scottish Credit and Qualifications Framework Partnership (SCQFP). Nel workshop di Glasgow a dibattere con i rappresentanti del partenariato di COLOR, oltre ad Aileen Ponton dello SCQFP, che ha fornito indicazioni sul processo di costruzione e “manutenzione” del complesso Sistema di qualification scozzesi, anche due figure chiave in relazione ai settori analizzati nel Progetto: Alison Harold dello Scottish Social Services Council e Philip Ford del Construction Skills. A partecipare al workshop in rappresentanza del partenariato di COLOR: i team di Arlas e Isfol, la Regione Piemonte, con Nadia Cordero e Teresa Valentino, Gianni Biagi e Silvia Marconi per la Regione Toscana e Andreea Ion e Carmen Dalli rispettivamente come rappresentanti del National Centre for TVET Development della Romania e del Malta Qualification Council.
Dal confronto è emerso che in Scozia il Contruction Skills, che regola il settore edile, oltre ad aver sviluppato gli standard occupazionali per il settore svolge un ruolo di collegamento tra datori di lavoro, federazioni, sindacati e l'Authority per le qualification. Con uno staff di 120 dipendenti che si muovono sul territorio, il Construction Skill è in contatto con circa 10mila imprese di costruzioni, il 97% delle quali ha al massimo 10 dipendenti. Il livello di occupazione di immigrati nel settore è molto basso, si ferma al 3% del totale.
Opera sul piano nazionale anche lo Scottish Social Services Council; si tratta di un registro dei lavoratori dei servizi sociali,che stabilisce norme di comportamento e livelli di prestazione standard per i datori di lavoro e i dipendenti e disciplina l'istruzione e la formazione. Come nel settore edile, anche in quello dell'assistenza sanitaria, solo il 3% della forza lavoro è composta da migranti e non sono presenti qualification di settore, riguardanti la cura in ambito domestico, corrispondenti ad un primo livello di qualificazione.