Formare in ICT per creare conoscenza e sviluppo
Aviana Bulgarelli seminario Isfol_Asstel
20.05.2011 - “Il rapporto con l'esperienza rappresenta un momento importante nel processo educativo, per questo oggi, i modelli di fare scuola in modo verticale secondo i tradizionali schemi di tipo disciplinare vanno aggiornati per stare al passo con le trasformazioni introdotte dalle nuove tecnologie”. Domenico Sugamiele, Direttore del dipartimento Sistemi formativi dell'Isfol, ha illustrato nel corso del suo intervento in occasione del seminario “Internet cambia il lavoro” come si evolve il lavoro degli insegnanti e dei formatori quando l’ICT gioca un ruolo sempre più decisivo nei processi di apprendimento. Si tratta, per il dirigente dell'Isfol di “cambiare il lavoro dell'insegnante in relazione al fatto che i ragazzi si confrontano con un mondo del tutto diverso rispetto a quello fino ad ora conosciuto nelle aule scolastiche”.
L'Isfol, come hanno ricordato lo stesso Sugamiele e il Direttore generale Aviana Bulgarelli, è da tempo impegnato in analisi inerenti l’impatto delle nuove tecnologie sul mercato del lavoro e nei sistemi formativi. In particolare, il Direttore ha sottolineato che "sono in declino i lavori di routine sostituibili da tecnologie e i lavori delocalizzati" ed ha aggiunto che "l'nnovazione è molto legata alle professioni scientifiche e tecniche".
Per quel che riguarda i cambiamenti relativi ai processi di apprendimento, l’Isfol ha presentato alcuni risultati di un’indagine sull’e-learning realizzata insieme al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. I dati mostrano la tendenza nel corpo docente a fare in modo che la didattica in ambiente digitale diventi sempre più un’esperienza sistematica e non un evento episodico. Il 73,7% degli insegnanti adotta una modalità d’uso complessa delle nuove tecnologie, mirata a produrre ed erogare il materiale didattico in modo integrato. Secondo un altro studio Isfol, risulta che esiste ancora una significativa percentuale di ragazzi (47%) che usano il computer e la rete in maniera sporadica, con percentuali più alte tra le ragazze e tra chi vive nel Mezzogiorno. Ciò chiama la scuola a migliorare le modalità d’uso dell'ICT, favorendo l’integrazione tra intrattenimento, socializzazione, comunicazione e apprendimento. La stessa ricerca ha anche messo in evidenza che il 70% dei giovani impara ad usare le nuove tecnologie “smanettando” per conto proprio, al di fuori delle aule scolastiche.
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