Speciale Seminario "Internet cambia il lavoro"

Gli interventi dei ministri

tavolo relatori seminario Isfol-Asstel

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20.05.2011 - Brunetta: famiglie e PA più avanti delle imprese nell’innovazione

Rivoluzione digitale nella giustizia e sorpasso sull’innovazione dei privati e della PA nei confronti delle imprese. Questi i due punti principali toccati dal ministro. ‘Fatti e non filosofia’ ha esordito Brunetta, ‘come gli ottimi risultati dell’Italia nella valutazione data al nostro paese dalla European e-governament benchmark, sui venti punti che misurano il livello di accesso dei cittadini alla cosa pubblica. Brunetta ha poi anticipato che, in accordo con il ministro Alfano, ‘sarà presto avviata una vera e propria rivoluzione digitale degli uffici giudiziari’. Una rivoluzione alla quale parteciperanno 468 uffici sui 477 complessivi. L’obiettivo è eliminare la carta nelle prime tre fasi del processo: atti, notifiche e pagamenti ‘inizieremo nei prossimi giorni con i primi 58 per arrivare a coprire tutti gli uffici giudiziari in 12 mesi. Meno positivi i segnali dalle imprese. Secondo Brunetta molte imprese non sarebbero infatti in grado di recepire i certificati medici digitali inviati dall’Inps. ‘Negli anni ‘60 ‘70 e ‘80, le imprese erano più avanti delle famiglie e degli uffici pubblici, adesso si assiste ad un trend inverso’. Brunetta ha inoltre segnalato la mancanza di sostegno da parte delle aziende del settore ICT nel processo di digitalizzazione della PA ‘ad un anno dalla legge che ha reso possibile ridurre la carta negli uffici e velocizzare i passaggi burocratici dei cittadini, non ho visto un grande afflato delle imprese specializzate’.

 

Sacconi: ICT per un mercato del lavoro dinamico che metta la persona al centro

Il Ministro Sacconi ha poi affrontato i temi legati al mercato del lavoro e all’impulso che l’ICT è in grado di dare per aumentarne dinamicità e trasparenza. Sacconi ha fatto riferimento al portale Cliclavoro come strumento che rende possibile l’incontro tra domanda offerta di lavoro contrastando la storica staticità del mercato. Sacconi ha poi prospettato un sistema di contrattazione in cui l’assetto regolatorio metta al centro la persona. “Oggi abbiamo bisogno di un nuovo approccio nel mondo del lavoro, fondato sulla flessibilità del contratto, sulla contrattazione individuale all'interno di quella collettiva, sulla centralità del diritto d'accesso alla conoscenza che si trasforma in diritto all'occupabilità. Nel corso del suo intervento Sacconi ha poi parlato di apprendistato osservando che anche nella sua terza declinazione, quella dell’alto apprendistato ‘l’apprendistato è una forma contrattuale in grado di consentire, attraverso l'integrazione tra apprendimento e lavoro, anche di realizzare in imprese convenzionate con l'università, i dottorati di ricerca perché i dottorati finalmente anche da noi possano essere finalizzati anche alla carriera nell'impresa’. Infine un invito ad utilizzare le nuove tecnologie per migliorare l’orario di lavoro e non solo “Le tecnologie hanno un impatto determinante sul lavoro: mi riferisco anche alla flessibilità dell'orario di lavoro e al telelavoro. In questa prospettiva le tecnologie possono determinare una dimensione più creativa del lavoro, e diventerà possibile intervenire sul salario, attraverso una compensazione per obiettivi e produttività, una maggiore centralità della parte dinamica del salario”. Il presupposto ha concluso Sacconi è un concetto di antropologia positiva che demolisca le sovrastrutture per dare fiducia alle persone.

 

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