Condividere i valori

Il mondo del volontariato si incontra a Venezia

immagine anno europeo del volontariato

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“Sussidiarietà e volontariato in Europa: valori, esperienze e strumenti a confronto” è il titolo della conferenza di apertura delle celebrazioni italiane per l'anno europeo del volontariato, svoltasi a Venezia, Isola di San Servolo, lo scorso primo aprile. L'evento è stato promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali-Direzione Generale del Volontariato, in collaborazione con l'Osservatorio Nazionale per il volontariato, l'area Europa e Mediterraneo del Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizi per il Volontariato e il Comune di Venezia.

05.04.2011 - “Sussidiarietà e volontariato in Europa: valori, esperienze e strumenti a confronto” è il titolo della conferenza di apertura delle celebrazioni italiane per l'anno europeo del volontariato, svoltasi a Venezia, Isola di San Servolo, lo scorso primo aprile. L'evento è stato promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali-Direzione Generale del Volontariato, in collaborazione con l'Osservatorio Nazionale per il volontariato, l'area Europa e Mediterraneo del Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizi per il Volontariato e il Comune di Venezia.


L’Anno dedicato al volontariato è stato istituito dal Consiglio dell'Unione europea con la Decisione del 27 novembre 2009 (GU UE L17 del 22 gennaio 2010). Per quanto riguarda l’Italia, il Ministero del lavoro, si pone come obiettivo quello di contribuire ad incoraggiare e sostenere, attraverso lo scambio di esperienze e buone pratiche, le condizioni favorevoli alla diffusione del volontariato, ponendo al centro la comunità e il territorio, quali ambiti in cui si accrescono relazioni solidali e partecipative, concretizzando così il modello sociale proposto dal “Libro Bianco. La vita buona nella società attiva”. Per contribuire a raggiungere tale fine, il Ministero, ha predisposto il Piano Italia 2011 con l’intento di “costruire azioni e percorsi condivisi e partecipati tra il volontariato stesso, gli organismi del Terzo settore e le istituzioni della società civile”.


Giorgio Vittadini, Presidente della Fondazione per la sussidiarietà, aprendo i lavori della conferenza, ha messo in evidenza l'importanza del principio di sussidiarietà “inteso come strumento che pone le condizioni perché la persona sia in grado di sviluppare tutta la sua iniziativa e capacità e, attraverso i corpi intermedi cui appartiene, dia risposta ai bisogni della società”, e pertanto sull’esigenza di “valorizzare tali soggetti, per l’importanza che rivestono nelle attività di volontariato, non solo in termini strumentali ma soprattutto in termini educativi, perché aiutano le persone a crescere, a prendere consapevolezza di sé e della realtà”.


Non è mancato un momento di riflessione di respiro internazionale “In primo luogo”, ha spiegato Antonello Scialdone dell'Isfol, esperto di politiche sociali “in gran parte dei Paesi europei, specie nell’area centro-orientale, si registra una intensissima propensione dei giovani verso attività di volontariato, laddove in Italia si nota un invecchiamento progressivo dell’età media della base associativa” ma il dato forse più interessante “riguarda le relazioni tra mondo del volontariato e crisi, che si connotano in modi analoghi in diversi Stati della UE” ha aggiunto Scialdone. Infatti, “la congiuntura economica ha sottratto dappertutto risorse da destinare alle politiche di sostegno del non profit, ed anzi ha generato fenomeni di disagio e nuovi rischi sociali che finiscono per rappresentare altrettanti campi di azione per le organizzazioni di volontariato, spesso chiamate ad esercitare in forme improprie una sorta di supplenza rispetto all’azione delle istituzioni”.

 

A conclusione dei lavori, come riportato da Redattore Sociale, il Ministro del Lavoro, ha sottolineato l'importanza della rendicontazione delle organizzazioni di volontariato fondata sui risultati, piuttosto che sui profili di carattere formale e formalistico.


Su questo tema, e in particolare sulla rendicontazione, l'Isfol sta predisponendo un progetto centrato sulla diffusione dei principi di accountability nel volontariato. Nello specifico, la pista di lavoro che sarà seguita, riguarderà la realizzazione di bilanci sociali nel non profit meridionale.


Nel comunicato finale è stata annunciata la partenza della campagna di comunicazione dove lo slogan “Aiuta l’Italia che aiuta” segna un percorso di continuità con la precedente campagna per il dono contro la solitudine e la povertà del 2010.

 

Per informazioni:

 

http://www.lavoro.gov.it/AreaSociale/Volontariato/Anno_europeo_volontariato/Pages/default.aspx

 

http://www.aev2011.it

 

http://www.destinazioneeuropa.eu/europa

 

http://www.csvnet.it

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