Education & Learning

Learning for Democracy. Dopo dieci anni torna la rivista Scuola democratica

Rivista di Scuola Democratica

Rivista di Scuola Democratica

31.03.2011 - E’ uscito, ed è in libreria, il n.1 (numero speciale) della nuova serie della rivista Scuola Democratica (SD). Scuola Democratica è una delle riviste storiche del mondo dell’education, che dopo quasi 10 anni riprende le pubblicazioni, a cadenza quadrimestrale, proponendosi come luogo di ricerca, di riflessione e di dibattito focalizzati, come in passato, sulla scuola ma estesi d’ora in avanti all’intero campo dell’education e del learning. La rivista si occupa di tematiche relative a tre ambiti - la scuola, l’università ed un terzo ambito denominato “apprendimento, formazione e lavoro” – con l’intenzione di analizzarne anche le numerose connessioni ed analogie. Editore è Guerini ed Associati, direttore di nuovo Luciano Benadusi, vice-direttore Vittorio Campione, coordinatrice della redazione Assunta Viteritti. E’ stato poi istituito un comitato di valutazione scientifica di cui sono membri Alessandro Cavalli, Daniele Checchi, Giorgio Chiosso, Clotilde Pontecorvo.

A supporto della rivista si è aggregato un network scientifico composto di oltre 100 fra studiosi (antropologi, economisti, pedagogisti, psicologi e sociologi) e professionisti (amministratori, dirigenti, insegnanti, formatori). Si è poi costituita, sempre con funzioni di sostegno e collaborazione alla rivista, l’associazione “Per Scuola Democratica” cui hanno aderito 10 autorevoli istituzioni e organizzazioni, fra le quali la Conferenza Italiana dei Rettori, l’Associazione Nazionale Presidi, l’Isfol, il Consorzio Almalaurea, la Fondazione Giovanni Agnelli e la Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo.
La presentazione, curata dalla redazione, sfugge al rischio dell’heri dicebamus e spiega secondo quali percorsi la rivista intenda riprendere il suo lavoro, nella convinzione che riflettere, produrre teoria ed evidenza empirica,  promuovere opinioni critiche e informate sull’educazione e sulla formazione, anche nei loro rapporti con il lavoro, sia ancora oggi una necessità che non riguarda solo i mondi degli specialisti, ma la società nel suo insieme: una società che, al di là delle enunciazioni più o meno trionfalistiche, stenta ancora a diventare  davvero “della conoscenza”. La rivista, come è connaturato alla sua storia e continua ad essere esplicitato dalla testata anche nella nuova versione inglese – Learning for Democracy –  si impegna, nel solco aperto da Dewey, a porre al centro del suo lavoro il nesso tra educazione e democrazia, considerando lo sviluppo della conoscenza sulle situazioni e sui processi dell’education e del learning una delle condizioni essenziali per ottenere finalmente un adeguato investimento sociale su questi settori e per favorire il successo di policy indirizzate, non in modo nominalistico, a lungimiranti riforme e innovazioni.
Riflessioni, esplicitazione di tematiche, rimandi ad approfondimenti teorici, attenzione alle esperienze, questa l’articolazione dei testi.
Il numero 1 ne presenta una prima realizzazione.

SD apre con un’intervista al noto sociologo francese A. Touraine che traccia un quadro di ampio respiro sulla scuola del soggetto, il riconoscimento delle diversità culturali e la società delle donne. Quattro saggi centrali si occupano delle visioni dell’educazione, dei divari sociali e territoriali nelle performance cognitive misurate dalle prove Pisa, delle trasformazioni dell’università italiana entro lo “spazio europeo dell’higher education”, di formazione e lavoro nella società della conoscenza. Un’ampia sezione è dedicata al confronto di punti di vista sui temi cruciali del rapporto tra istruzione ed educazione, sulle recenti riforme della scuola secondaria superiore e dell’università, sugli ambienti di apprendimento, sull’apprendistato e su come si apprende per il lavoro. Rassegne e recensioni offrono strumenti utili di approfondimento. Chiude il numero un racconto inedito di Marco Lodoli.
La partecipazione diretta di quanti aderiscono al manifesto e quindi al programma della rivista è resa possibile attraverso l’interlocuzione aperta nel sito www.scuolademocratica.it – dove sono anche illustrate le modalità di acquisto e di abbonamento. Il sito contiene fra l’altro il n.0 della rivista, dove si può trovare una selezione di scritti di Dewey sul rapporto educazione-democrazia curata da M. Lichtner, e fornisce già link interessanti e informazioni utili. In prospettiva, esso intende divenire uno strumento aperto a collaborazioni e apporti di studiosi italiani e stranieri e di professionisti impegnati sul campo.

 

Per saperne di più:

www.scuolademocratica.it
[email protected]

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