Novità normativa

Il nuovo testo abroga la precedente disciplina vigente in materia e ne formalizza il riordino semplificando e rendendo omogeneo lo strumento su tutto il territorio nazionale. Con questa riforma l’apprendistato diventa canale privilegiato di accesso al mercato del lavoro per i giovani. Il primo articolo infatti lo definisce come "un contratto di lavoro a tempo indeterminato finalizzato alla formazione e alla occupazione dei giovani". Un canale ora articolato in tre tipologie: l’apprendistato per l'acquisizione di una qualifica e di un diploma professionale, l’apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere e l’apprendistato di alta formazione e ricerca.

Tra le maggiori novità introdotte dalla normativa c’è la possibilità di assumere in apprendistato i lavoratori iscritti alle liste di mobilità e quella di applicare il contratto anche nella Pubblica amministrazione. In particolare la sua applicazione nei settori di attività pubblici viene definita attraverso l’emanazione di un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze.