Isfol e XIII Municipio del Comune di Roma insieme per un progetto pilota

Nuove povertà: cosa c'è sotto il tappeto?

Raciti_e_lazzerini_isfol

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03.10.2011 - Multidimensional Analysis of capability deprivation (Macad) è il titolo del progetto pilota di studio ed analisi delle dinamiche che caratterizzano le condizioni di povertà, predisposto da un gruppo di ricerca dell’Isfol appartenente all’Area politiche sociali e pari opportunità. Il progetto è stato presentato in occasione di una conferenza stampa, lo scorso 28 settembre, presso il XIII Municipio del Comune di Roma, corrispondente al territorio di Ostia. Il modello, già sperimentato in sei regioni del sud d’Italia ed illustrato come metodologia innovativa all’Ocse di Parigi nello scorso luglio ed alla conferenza internazionale della Human development and Capability Association tenutasi nella città dell’Aja nei primi giorni di settembre.

Il metodo di ricerca sarà applicato nella zona di Ostia in seguito alla firma di un protocollo d’intesa tra Municipio ed Isfol. Collaborano con i due enti anche le università La Sapienza e Roma Tre. I due atenei forniscono studenti tirocinanti, vicini alla laurea, che con l’aiuto dei ricercatori Isfol stanno somministrando i questionari ai soggetti oggetto d’indagine. La ricerca è iniziata il primo settembre e al momento sono circa cento le persone che hanno risposto alle domande.

Alla fine del lavoro saranno tra 1500 e 2000 le persone intervistate, seguite a vario titolo dal segretariato sociale del XIII Municipio. Lodovico Pace, assessore alle politiche sociali del Municipio, intervenuto nel corso della conferenza stampa ha annunciato che “i risultati saranno presentati ad Ostia nel Giugno 2012 in occasione della manifestazione Welfare della Comunità”.


“La sperimentazione del modello Isfol fornirà all’ente locale dei dati qualitativi utili per pianificare con maggior efficacia le politiche in materia di contrasto alla povertà e all’emarginazione sociale” ha detto Andrea Lazzerini, ricercatore Isfol, il quale ha aggiunto che “rispetto ai modelli tradizionali questo non si limitata a lavorare su semplici dati amministrativo-contabili, ma supera l’approccio quantitativista per andare in profondità, al fine di capire quali sono le reali condizioni di vita delle persone, in termini di salute, capitale umano disponibile, caratteristiche dei contesti territoriali in cui vivono, livello d’istruzione, situazioni familiari, accesso ai servizi pubblici od utilizzo dell’abitazione. Il tutto è legato alla necessità di comprendere il grado di capacità dei singoli di attivare le azioni necessarie per migliorare i loro stili di vita”.


“Questo modello prende spunto dalla teoria delle Capability approach elaborata dal premio nobel per l’economia, Amartya Sen” ha spiegato, Paolo Raciti, ricercatore Isfol, entrando nel merito degli aspetti tecnici dell’indagine. Raciti, ha aggiunto che “la ricerca, coinvolgerà nello specifico, tutti gli anziani e i disabili in assistenza diretta o indiretta, oltre ad un campione di cittadini in assistenza economica e minori in affido familiare. Accanto a questo ci sarà un altro campione diviso in due gruppi: il primo riguarderà le persone che hanno fatto richiesta di assistenza dal 1° settembre 2011 e che lo faranno fino al 31 dicembre dello stesso anno, così d’avere a disposizione anche un’istantanea del tessuto sociale. Il secondo gruppo, invece, riguarderà le persone in lista d’attesa da uno a tre anni, in modo tale da ricavare un paniere informativo che permetta all’amministrazione di agire in modo mirato nei diversi ambiti oggetto d’analisi”.

Per approfondire:

 

Presentation Paris OECD

 

Presentation Aia HDCA conference

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