Dal confronto alla crescita

Progetto Social: un passo dopo l'altro per l'inserimento lavorativo dei soggetti in esecuzione penale

progetto social

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Dal carcere al lavoro: percorsi di reinserimento per ex detenuti”, questo il titolo del seminario svoltosi a Roma il 21 e il 22 giugno scorsi, nell’ambito del Progetto Social, finanziato dal PON Sviluppo Risorse Umane Romania 2007/2013 con un ampio partenariato romeno e italiano tra cui il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che ha affidato ad Isfol, con apposita Convenzione, parte delle attività di propria competenza. L'obiettivo è quello di favorire il reinserimento socio-lavorativo di persone private della libertà personale.

28.06.2011 - Dal carcere al lavoro: percorsi di reinserimento per ex detenuti”, questo il titolo del seminario svoltosi a Roma il 21 e il 22 giugno scorsi, nell’ambito del Progetto Social, finanziato dal PON Sviluppo Risorse Umane Romania 2007/2013 con un ampio partenariato romeno e italiano tra cui il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che ha affidato ad Isfol, con apposita Convenzione, parte delle attività di propria competenza. L'obiettivo è quello di favorire il reinserimento socio-lavorativo di persone private della libertà personale. 
Un ruolo importante, in questo ambito, lo riveste anche la Direzione Generale per il volontariato, l’associazionismo e le formazioni sociali del Ministero del Lavoro, in quanto il mondo del volontariato sociale è da sempre impegnato nella cura dei soggetti svantaggiati che passano per esperienze di detenzione. 

L'incontro tra esperti italiani e rumeni, che si occupano del reinserimento socio-lavorativo di persone in esecuzione penale, ha rappresentato il valore aggiunto delle due giornate seminariali.
Particolarmente utile ai fini del progetto è stato il confronto tra il Centro Orientamento Lavoro Carcere del Comune di Roma e i rappresentanti dell'Agenzia dell'impiego di Timisoara. Tale scambio è servito a focalizzare quali misure di accompagnamento al lavoro possono essere più efficaci per il contesto romeno.  

Ioana Morar, dell'Amministrazione Nazionale Penitenziaria della Romania nel presentare la bozza della Strategia romena per il reinserimento dei detenuti ha sottolineato che: “è importante sviluppare una struttura di economia sociale, rappresentata da realtà cooperative, finalizzata al reinserimento al lavoro di ex detenuti, facilitando lo sviluppo di competenze, tramite la formazione professionale”. 

E' proprio sullo sviluppo delle competenze, che l'Isfol ha avuto l'incarico da parte del Ministero del Lavoro, di portare avanti due linee di azione. “Si tratta di un Toolkit, ovvero di un manuale per gli operatori, utile alla valutazione delle competenze dei beneficiari del progetto e di un modello per i piani di sostegno, dove, in una prima fase, sono stati presi in considerazione 26 casi reali e successivamente si è lavorato su tre piste, riconducibili rispettivamente ai temi dell'informazione, dell'orientamento professionale e dell'inserimento lavorativo” ha ricordato Antonella Attanasio, Responsabile Attività e Relazioni Internazionali dell'Isfol, la quale ha aggiunto che “nel predisporre i supporti metodologici e tecnici è stata considerata come punto di riferimento la persona, intesa nella globalità della sua storia, compreso l'ambiente dove essa è vissuta”. 
Secondo Domenico Sugamiele, Direttore Dipartimento Politiche e Sistemi Formativi Isfol, “Social rappresenta una importante opportunità per l'Isfol, in quanto l'istituto è vocato sul tema del reinserimento attivo di soggetti che hanno vissuto condizioni di svantaggio”. 

I prossimi appuntamenti del progetto si terranno in Romania. Il primo si svolgerà il 12 luglio nella città di Timisoara e il secondo il 13 luglio a Craiova. Si tratta di due importanti seminari che concluderanno il percorso di supporto tecnico-scientifico, affidato all'Isfol dal Ministero del Lavoro.
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