Regioni e Province autonome a confronto sul futuro della politica di coesione
Convegno Tecnostruttura
23.03.2011 - Più ampia complementarietà e sinergia del Fse con gli altri fondi, in particolare con il Fesr, maggiore semplificazione del sistema di gestione e snellimento degli adempimenti burocratici degli interventi cofinanziati. Sono alcune delle richieste rivolte all’Unione Europea dal Comitato delle Regioni e sottolineate nel corso del convegno Il ruolo del Fondo sociale europeo nella politica di sviluppo delle Regioni e delle Province autonome italiane organizzato a Roma da Tecnostruttura insieme alla Regione Toscana.
La prima parte del convegno si è concentrata sull’illustrazione di alcune esperienze regionali di impiego del Fondo sociale europeo, best practice da condividere e da segnalare all’attenzione della Commissione Europea per la qualità degli investimenti, l’innovatività dei processi/prodotti e per i risultati raggiunti. Al termine della mattinata il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi ha sottolineato l’importanza del Fse come strumento di sostegno alle competenze delle persone, utile perché il tempo dell'inattività non si traduca in un’attesa passiva della ripresa dell’economia. La seconda parte dei lavori è stata dedicata a una tavola rotonda sul futuro dei Fondi comunitari e sulla politica di coesione nel periodo post 2013. Paola Paduano, direttore generale per le politiche per l'orientamento e la formazione del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, ha ribadito che "il Fse è stato un valore aggiunto in questo periodo di crisi economica, anche per l'integrazione e il sostegno al reddito dei lavoratori, in un panorama di scarsità di risorse". Koos Richelle, neodirettore generale della DG Occupazione, Affari sociali e Inclusione della Commissione europea, ha ribadito invece che la nuova programmazione dovrà essere orientata più ai risultati che ai finanziamenti e più snella dal punto di vista operativo e ha ricordato che entro il prossimo giugno la Commissione presenterà la proposta sulla spesa per il 2014-2020 e gli Stati membri avranno un anno di tempo per valutare e prendere una decisione al riguardo.
Per saperne di più:
Leggi il documento del comitato delle Regioni: Il futuro del Fondo sociale europeo dopo il 2013