Carcere e inclusione. Esperienze a confronto

Rete europea Exocop: seminario Isfol a Bologna

Convegno Bologna

Convegno Bologna

30.11.2011 -Condividere le esperienze di inclusione sociale e favorire una maggiore integrazione tra le buone prassi in Italia e in Europa. Con questo obiettivo si sono incontrati a Bologna il 17 e 18 novembre istituzioni italiane ed europee, operatori del terzo settore, ex detenuti ed esperti a livello internazionale nel corso del seminario "Carcere e inclusione: esperienze a confronto dall'Europa", organizzato dal Ministero del lavoro, con il supporto della Struttura per le attività internazionali dell'Isfol, e dalla Regione Emilia Romagna.

L'incontro, che rientra nell'ambito delle attività della Rete Transnazionale FSE "Ex-Offenders Community of Practice", è stata l'occasione per il Ministero del lavoro di fare il punto della situazione sui progetti e sulle azioni intraprese da Enti locali ed associazioni dal Terzo Settore. Uno scambio di esperienze favorito dal coinvolgimento attivo dei partecipanti ai 4 workshop che si sono svolti in sessioni parallele nel corso delle due giornate, seguendo un filo rosso che va dalla condivisione delle azioni di orientamento e di formazione rivolta ad operatori e detenuti, fino a progetti per favorire l'ingresso nel mondo del lavoro, dentro e fuori dal carcere.

Come nel caso dell'esperienza, presentata da Jocelyn Hillman, per il re-inserimento sociale delle donne detenute nel sud del Regno Unito. Grazie al progetto "Working Chance, restorative recuitment" ogni anno oltre 100 donne vengono accompagnate in percorsi di apprendimento e di crescita professionale nel campo della ristorazione, alla ricerca di un lavoro di qualità che garantisca non solo un'autonomia dal punto di vista finanziario, ma anche la possibilità di realizzare una progressione di carriera. Oppure la storia di Elton Kalica, che nel corso della sua permanenza in carcere ha intrapreso un percorso di formazione che lo ha portato a laurearsi e a conseguire un master. Oggi, grazie alla sua esperienza di capo della redazione di Ristretti Orizzonti, si occupa di organizzare ogni anno seminari rivolti ai giornalisti su tematiche, individuate da detenuti e volontari, legate al carcere e alla giustizia. Uno sforzo per sensibilizzare chi opera nel settore dell'informazione sulle enormi responsabilità che si hanno nel costruire le notizie.

Tante realtà a confronto per un tema, quello dell'inclusione sociale, sul quale in Italia è ancora forte il divario tra il quadro normativo e gli investimenti in progetti di inserimento ed accompagnamento al lavoro promossi su scala regionale e locale. Il lavoro, dunque, può diventare uno strumento concreto di re-inserimento nella vita attiva della società. Perché, come ha ricordato l'assessore alle Politiche Sociali della Regione Emilia-Romagna Teresa Marzocchi "fino a qualche tempo fa nel carcere il lavoro era l'obiettivo dell'espiazione, oggi è una grande chance per l'inclusione sociale". Ma in un momento in cui la crisi economica sta riducendo progressivamente la spesa complessiva destinata agli interventi di assistenza sociale "le carceri - ha proseguito l'Assessore - sono ancora troppo piene per poter pensare a proposte operative che possano avere anche un efficace riscontro dal punto di vista organizzativo e gestionale".

Un aspetto, quello della spesa per gli interventi di inclusione sociale, che è stato sottolineato anche da Alessandro Martelli, ricercatore di sociologia all'Università di Bologna, secondo cui le risorse complessive previste per gli interventi di assistenza in Italia rientrano nella media europea, attestandosi al 0,42 % del PIL (dati al 2008); di queste risorse, però, solo una parte molto esigua è destinata agli Enti locali e, nello specifico ad interventi di inclusione sociale. Per questo motivo andrebbe prevista, sempre secondo Martelli, una migliore distribuzione delle risorse tra i vari interventi, riequilibrando la quota degli investimenti a favore dell'inclusione sociale.

Per saperne di più:

www.trasnazionalita.it

Azioni sul documento