Un convegno in memoria di Marco Biagi
Marco Biagi
Giuslavoristi, accademici e rappresentanti delle istituzioni e delle parti sociali si sono confrontati in un convegno a Roma dal titolo "Le relazioni industriali e di lavoro dopo Mirafiori" in ricordo del Prof. Marco Biagi. In un costante e quanto mai vivo processo di modernizzazione del sistema di relazioni industriali, i relatori hanno offerto al dibattito ulteriori spunti di riflessione testimoniando di aver fatto tesoro dell'eredità di Marco Biagi.
18.03.2011 - Giuslavoristi, accademici e rappresentanti delle istituzioni e delle parti sociali si sono confrontati in un convegno a Roma dal titolo "Le relazioni industriali e di lavoro dopo Mirafiori" in ricordo del Prof. Marco Biagi, assassinato a Bologna il 19 marzo di nove anni fa.
A più di due mesi dalle tensioni che hanno accompagnato e traghettato l'accordo di Mirafiori, stabilimento storico della Fiat a Torino, con la vittoria del sì alla consultazione referendaria che ha chiamato i lavoratori a pronunciarsi sul rinnovo del contratto collettivo dei metalmeccanici, il tema del futuro del sistema delle relazioni industriali è apparso più che mai attuale.
Testimoni di un accidentato ma costante e quanto mai vivo processo di modernizzazione del sistema di relazioni industriali, i relatori hanno offerto al dibattito ulteriori spunti di riflessione testimoniando di aver fatto tesoro dell'eredità di Marco Biagi. Il Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi in particolare ha evidenziato come la lezione di Biagi fosse incentrata nello sforzo di passare "da un tempo dell'ideologia dello schema astratto, al tempo dei rapporti naturali a dimensione della persona e dell'impresa", sicchè "le relazioni industriali devono essere il più possibile vicino alle persone e alle imprese".
Le vertenze Fiat sugli stabilimenti di Pomigliano, Mirafiori e Termini Imerese, ha sostenuto il presidente del Senato Renato Schifani, hanno evidenziato la necessità di una rivisitazione del sistema delle relazioni industriali e di una riflessione condivisa "sul rapporto tra legge e contratto, sulla gerarchia tra i diversi livelli di contrattazione, sul modo di rappresentarsi dei lavoratori e delle loro organizzazioni". La discussione ha toccato i temi della rappresentatività sindacale e della questione dell'utilizzo, nel contesto specifico delle singole realtà aziendali, della contrattazione di secondo livello in alternativa al contratto nazionale di lavoro.
Per il Ministro Sacconi, infatti "il contratto aziendale può collocarsi anche dentro a quello nazionale se questo è leggero, se consente cioè degli adattamenti robusti a quella specifica dimensione aziendale". Il giuslavorista, presidente di Adapt e direttore del Centro Studi Marco Biagi, Michele Tiraboschi ha ricordato che "Marco Biagi non credeva ad una legge che regoli le rappresentanze sindacali unitarie in base ai voti ottenuti nelle elezioni perché si correva il rischio di esasperare le divisioni già forti fra le organizzazioni sindacali. Credeva invece ad un modello che rimette alla volontà delle parti sociali la stipula di un contratto collettivo sulla base del loro reciproco libero riconoscimento. Un pensiero questo che dobbiamo tener presente ora per vedere e riflettere sul dopo Mirafiori".
In conclusione del convegno tenutosi presso il Senato della Repubblica, a Palazzo Giustiniani, e promosso da Adapt e dal Centro studi Marco Biagi, sono stati consegnati i premi di studio "Marco Biagi 2011" destinati alle migliori tesi di laurea sulle tematiche del diritto del lavoro e delle relazioni industriali.