Workshop Isfol-Asfor
La Puglia investe sulla formazione dei manager
19.09.2011 - Formare gli imprenditori e i manager per supportare lo sviluppo del sistema economico della Regione Puglia. E’ questo il tema del workshop che si è svolto il 16 settembre nell'ambito della Fiera del Levante di Bari.
Realizzato dall'Isfol e dall'Asfor nel quadro delle iniziative previste dal Protocollo di Intesa del 2009, l’evento è stato l’occasione per fare il punto sul tema e per valorizzare le esperienze e gli investimenti messi in campo dalla Regione.
All'interno del Piano Straordinario del Lavoro, la Regione stanzia infatti complessivamente 340 milioni di euro destinati alla realizzazione di percorsi guidati all'interno di un sistema integrato e di nodi di servizio sul territorio volti a stimolare direttamente l'occupazione.
Come ha evidenziato Loredana Capone, Assessore allo Sviluppo Economico, la Regione Puglia sta finanziando azioni per lo sviluppo e il cambiamento tecnologico di aree distrettuali e aree produttive più estese, puntando anche al ruolo strategico del management in funzione di agente del cambiamento.
In un contesto come quello attuale, in cui l'Italia perde la capacità di competere, il ruolo della formazione, soprattutto manageriale e rivolta ai giovani, diventa una forte leva dello sviluppo e dell’innovazione, come ha detto Vladimir Nanut, Presidente Asfor “ciò che occorre è un reale ripensamento del futuro, una ricomposizione immaginativa diversa di come stimolare la capacità imprenditoriale dei giovani”.
Nel corso dell’evento Pierluigi Richini, ricercatore Isfol, ha presentato alcuni dati sull’evoluzione delle figure manageriali. Frutto di ricerche istituzionali Isfol e di indagini ad hoc, i dati rilevano una contrazione quantitativa nel mercato del lavoro delle figure apicali a dimostrazione sia di un mancato turn-over, sia della tendenza della struttura produttiva verso un potenziale impoverimento del sistema.
I manager pugliesi risultano più scolarizzati, rispetto alla media del Sud Italia, e di età mediamente più elevata. Esiste pertanto un problema di ricambio generazionale su cui possono intervenire le politiche pubbliche. Dipenderà anche dalla capacità degli stakeholder e della rete di supporto amministrativa, il saper costruire e veicolare forme innovative di formazione, sempre meno centrate su metodologie tradizionali come l'aula. Nelle micro-imprese ad esempio, dove esiste una naturale resistenza ad accettare un supporto esterno specie se di natura pubblica, sembrano essere più che mai necessarie iniziative basate su scambi tra pari e centrati su esperienze di apprendimento dirette.
Innovazione, dunque, anche nella formazione, specie per quelle figure apicali su cui fa perno, specie in questo momento, lo sviluppo dei sistemi produttivi territoriali.
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