Convegno sull’utilizzo del 5X1000
30.10.2012 – Coloro che devolvono il 5X1000 a favore di enti del Terzo Settore sono principalmente due gruppi: i “pensionati urbani a reddito mediobasso” e gli “occupati di classe media residenti in provincia”.
Sono quindi coloro che appartenengono alla fascia mediana della popolazione, non le élites ma l’Italia popolare. E’ quanto emerge dall’indagine Isfol “Il 5X1000 come strumento di partecipazione nel nuovo modello di welfare”, presentata il 31 ottobre 2012 a Roma, presso la Biblioteca del Cnel (Viale David Lubin, 2).
E’ la prima volta in assoluto che si pone attenzione al particolare sottogruppo di contribuenti che usano il 5x1000 per sostenere gli enti di Terzo Settore, in un lavoro di ricerca svolto per conto dell'Osservatorio nazionale dell'associazionismo (Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali).
Nella grande maggioranza dei casi le rirose sono destinate ai quegli ambiti in cui i finanziamenti pubblici appaiono non sufficienti: sanitario 38,4%, assistenza sociale 29,5%, istruzione e ricerca 19,0%. L’indagine, inoltre, rileva l’esigenza dei contribuenti di non essere considerati come clienti/utenti dei servizi ma come persone portatrici di una propria visione del mondo, che ci si aspetta di ritrovare all’interno delle associazioni finanziate. Il 32,6%, infatti, indica tra i motivi della scelta la condivisione dell’ideologia/del pensiero che ispira l’organizzazione che si sceglie di finanziare.
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