Convegno Pro.P.

Inclusione attiva e salute mentale

13.12.2012 -  L'Isfol e il Ministero del Lavoro hanno organizzato il 13 e 14 dicembre un convegno sul tema dell'inserimento lavorativo delle persone con disagio psichico.

Promotore dell'evento è stato il gruppo di ricerca del Pro.P. che da anni, prima sotto la direzione di Alessandra Felice e oggi di Amedeo Spagnolo, si occupa di integrazione delle persone con disturbo mentale.

Il progetto, nato nel 2006 ha conseguito nel tempo notevoli risultati soprattutto grazie al quello che   secondo Alfredo Ferrante dirigente della Dg Inclusione Sociale del Ministero del Lavoro ”è il suo valore aggiunto, ossia una metodologia che prevede il lavoro dal basso e a stretto contatto con il territorio” e prosegue “se abbiamo raggiunto questi obiettivi lo dobbiamo anche alle Regioni”. Dello stesso avviso è anche Amedeo Spagnolo il quale aggiunge un tassello ricordando che “un vero approccio partecipativo significa lavorare con gli attori locali per definire e realizzare progetti ritagliati sulle esigenze specifiche di quel territorio. Ciascuna delle dieci Regioni coinvolte ha organizzato un intervento diverso a seconda dei specifici contesti”. Un altro elemento che si è rivelato indispensabile per la riuscita del progetto è stato quello di integrare i vari sistemi che operano nel settore dell'inclusione sociale, in altre parole fare rete ma perchè ciò possa avvenire ha ricordato Loriano Bigi dirigente della DG per le Politiche dei Servizi per il Lavoro “è necessario un soggetto catalizzatore come l'Isfol capace di mettere insieme la moltitudine di attori che partecipano al progetto”.

Accanto alle riflessioni più tecniche durante il corso delle due giornate si è affrontato anche un'altro aspetto legato all'integrazione delle persone con disturbo psichico ossia quello culturale. “Fra le tante categorie svantaggiate” ha sottolineato Spagnolo “quelle con disagio mentale sono le più emarginate perchè portano lo stigma della diversità”. Anche su questo fronte, però, si stanno facendo degli importanti passi in avanti e lo dimostra la scelta del Ministero della Funzione Pubblica che per bocca di Cecilia Maceli ha annunciato l'intenzione di utilizzare l'istituto della convenzione per l'inserimento delle categorie protette anche nelle qualifiche alte, una vera novità se si pensa che fino ad oggi il collocamento mirato interveniva solo per le qualifiche basse.

Sempre in tema di l'inclusione attiva delle persone con disturbi psichici non si poteva tralasciare il tema degli operatori dei Centri Diurni, figure preziose perchè con il loro lavoro accompagnano i soggetti all'inserimento lavorativo. “A questo proposito il programma Pro.P. ha fatto molto” ha ricordato Alessandra Felice “identificando le competenze trasversali messe in campo dagli operatori e che fino a quel momento non erano state riconosciute ne tantomeno valorizzate.”

E’ stato ricordato, infatti, come nella maggior parte dei casi non sono solo le competenze medico-sanitarie o psicologiche quelle che vengono messe in campo ma soprattutto quelle relazionali e  motivazionali. Insieme, Isfol e operatori dei Centri Diurni, hanno lavorato ad un modello che tra poco vedrà la luce in una pubblicazione in uscita il prossimo gennaio.      

 

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