La qualità del lavoro
14.12.2012 - “La qualità del lavoro ha conseguenze rilevanti sui percorsi di vita delle persone ed è uno degli elementi principali nella determinazione del benessere individuale e della qualità della vita”.
E’ con questo principio tenuto ben presente che si sta sviluppando il dibattito sul tema: “La qualità del lavoro. Evidenze nazionali e sovranazionali”, affrontato oggi in occasione di un convegno promosso dall’Isfol in collaborazione con Eurofound, in corso di svolgimento a Roma.
“La qualità del lavoro ha una correlazione positiva con la produttività” ha detto, nel corso del suo intervento Laura Piatti, capo segreteria tecnica del Ministro del lavoro, aggiungendo che “il lavoro non è semplicemente un costo, ma ha un valore intrenseco che lo rende un costo opportunità”. Il capo segreteria ha anche sottolineato come sia importante considerare il fatto che “l’apprendimento permanente determina nel tempo un aumento della produttività aziendale” e quanto sia necessario, in termini di qualità e benessere lavorativo, affrontare la questione della conciliazione tra i tempi di vita e di lavoro.
Greet Vermeylen, di Eurofound, intervendo sul “concetto di qualità del lavoro in Europa” ha spiegato che il loro approccio di analisi si articola in quattro dimensioni che riguardano rispettivamente: “la carriera e la sicurezza dell’occupazione”, “la salute e il benessere dei lavoratori”, “la possibilità offerta dal lavoro di conciliare l’impegno lavorativo con la vita privata”, “l’opportunità offerta dal lavoro all’individuo di utilizzare al meglio e di sviluppare le competenze e le capacità possedute”. In conclusione, per la rappresentante di Eurofund “la qualità del lavoro è un concetto multidimensionale, relativo e aperto, che può rappresentare un importante obiettivo per ogni economia e per la società nel suo insieme”.
“L’Isfol è da tempo impegnato nella ricerca sul tema della qualità del lavoro” spiegano i promotori. “Il filone di analisi riguarda sia la messa a punto di un quadro teorico di riferimento, sia attività volte a rendere operativi e a misurare i vari aspetti”. Marco Centra dell’Isfol nella sua relazione relativa al “filone d’indagini sulla qualità del lavoro in Italia e l’esperienza Isfol” sottolineando il lavoro di ricerca fatto negli anni dall’Istituto ha esposto il nuovo approccio metologico che ha sintetizzato così: “i legami causali tra organizzazione e qualità del lavoro sono colti principalmente da informazioni di struttura, come settore di attività, dimensione, ecc., non consentendo di cogliere in maniera adeguata l’eterogeneità dei modelli organizzativi all’interno dei singoli settori, spesso anche molto elevata. La pianificazione della nuova indagine sta procedendo in tal senso, progettando un campione congiunto di imprese e lavoratori in modo da arricchire la base informativa e rendere più robuste le relazioni causali tra gli elementi che determinano la qualità del lavoro”.
Per approfondire:
La qualità del lavoro. Evidenze nazionali e sovranazionali.
Gli interventi: