La variante Italiana della flessibilità
05.12.12 A che punto è giunto il processo di flessibilizzazione del mercato del lavoro italiano?
Questo l’interrogativo al centro del Research Paper Isfol ‘La variante Italiana della flessibilità’. Per rispondere a questa domanda gli autori E. Mandrone e M. Marocco (Dipartimento Mercato del Lavoro) hanno disegnato un quadro d’insieme del mercato del lavoro che tiene conto non solo degli aspetti economici ma anche di quelli giuridici con lo scopo di dare una rappresentazione
quanto più possibile completa ed esaustiva della reale composizione dell’occupazione nel nostro Paese.
Nello specifico la flessibilità contrattuale è stata studiata sotto tre profili: la crescita di rapporti di lavoro temporanei, lo sviluppo di una vasta area grigia di rapporti di lavoro collocabili a metà tra lavoro subordinato e autonomo (cd. parasubordinazione) e il diffondersi del lavoro a tempo parziale (volontario e non). L’articolazione particolarmente dettagliata dello studio riflette una delle caratteristiche peculiari della flessibilità ossia la sua multidimensionalità. Da ciò la necessità di una lettura congiunta degli aspetti tipici e atipici del mercato del lavoro. In questa ottica la precarietà diventa il vero e proprio prodotto del dinamismo dato al mercato del lavoro dalla stessa flessibilità.
Il testo è stato organizzato in 3 sezioni, mentre nelle prime due sono state analizzate flessibilità e precarietà, nella terza è riportato il dibattito relativo alle proposte e allo scenario della riforma.
Le analisi sono state condotte attraverso la rilevazione Isfol PLUS.