Più opportunità di lavoro per i giovani col tirocinio all’estero
Tipologie (Ex. D.Lgs.276/03)
07.12.2012 - Senso di iniziativa, imprenditorialità, capacità di comunicare in contesti diversi e quindi maggiori opportunità di inserimento nel mercato del lavoro. Sono tante le competenze che i tirocini all’estero hanno permesso di acquisire ai 33.200 giovani italiani che, tra il 2007 e il 2012, hanno aderito all’azione Mobilità transnazionale del Programma europeo Leonardo da Vinci. Un programma condotto dall’Isfol, attraverso l’Agenzia Nazionale LLP Leonardo da Vinci, su incarico dei ministeri del Lavoro e dell'Istruzione, Università e Ricerca.
Sono 487 i progetti finanziati nel quinquennio, di cui 217 dedicati ad allievi inseriti nei percorsi di istruzione e formazione professionale iniziale e 270 destinati a persone disponibili sul mercato del lavoro. Il finanziamento comunitario è stato di oltre 90 milioni di euro, con una media per partecipante di 2.600 euro. A gestire questi progetti di mobilità sono stati principalmente gli Istituti scolastici (29%), gli Organismi di Formazione (21%) e le Amministrazioni pubbliche (17%).
Un’azione, dunque, che ha prodotto risultati interessanti. Sia per quei partecipanti che, dopo il tirocinio, hanno ricevuto offerte di lavoro dalle stesse aziende straniere che li hanno ospitati, sia per coloro che hanno trovato lavoro, al rientro in Italia, anche grazie alle conoscenze e competenze linguistiche e professionali acquisite nel corso dell’esperienza di mobilità.
Questo è quanto emerge anche da un’indagine realizzata dall’Isfol nel 2010 sui partecipanti ai tirocini, sull’impatto che ha avuto l’esperienza di tirocinio sulla vita personale e professionale. Per il 70% la mobilità ha influito positivamente sulle scelte di carriera professionale, mentre il 36% dichiara che il tirocinio ha rinforzato le scelte finora fatte in ambito di istruzione e formazione. Il 6% ascrive a questa esperienza l’ottenimento di un avanzamento di carriera. A livello generale, quasi la metà del campione risulta occupata, con una prevalenza di contratti full time (79%), dopo due anni dalla conclusione dell’esperienza di mobilità.
All’interno di questa azione riveste un ruolo strategico il programma comune di lavoro tra Italia e Germania per l’occupazione dei giovani. Un accordo sancito a Napoli il 12-13 novembre scorsi, nella Conferenza di lancio, che riguarda in particolare il sistema di formazione duale tedesco e l’apprendistato, riconoscendo nelle azioni di mobilità transnazionale finalizzate alla formazione e al lavoro un utile strumento per l’occupabilità dei giovani. Sono 2.600, infatti, i giovani italiani che nell’ultimo quinquennio hanno vissuto esperienze di mobilità verso la Germania grazie a Leonardo; 3.200 i giovani tedeschi che, nello stesso periodo, hanno svolto un tirocinio in Italia finanziato dal Programma.