Sviluppo sostenibile: risorsa per la formazione e l’occupazione
5.11.2012 - La formazione ambientale rappresenta nel nostro paese una realtà consolidata. Lo hanno rilevato nel corso del tempo le ricerche che l’Isfol ha realizzato da più di un decennio in questo settore. Fino al 2010 si sono svolti, ogni anno, circa 2000 corsi su tematiche ambientali, promossi da più di 500 enti pubblici e privati, con una media annuale che supera i 50 mila partecipanti. I dati confermano che, nonostante la crisi economica, puntare sulla formazione ambientale si rivela vincente nelle dinamiche di accesso al mercato del lavoro.
Dalle indagini Isfol emerge che l’ambiente produce ‘buona’ occupazione sia per profili ambientali più qualificati, molto richiesti dai settori della nuova economia verde, sia rispetto alla formazione on the job, destinata alla forza lavoro attiva. In quest’ultimo caso, per chi ha scelto di investire in formazione continua sulle fonti di energie rinnovabili o sull’innalzamento dell’efficienza energetica, che negli ultimi anni rappresenta una quota significativa dell’offerta realizzata sia in ambito pubblico che privato, le possibilità di lavorare ad un anno dalla conclusione del corso aumentano del 22,6%. E’ un dato che esprime le potenzialità di un ambito che sta assumendo un carattere sempre più rilevante e che se ben incentivato potrà costituire uno dei principali motori ‘sostenibili’ per un diverso sviluppo e per creare nuova occupazione, di cui potranno beneficiare in termini inclusivi anche i segmenti ancora tradizionalmente svantaggiati (giovani, disoccupati e donne).
Ma lo sviluppo sostenibile per i sistemi educativi e formativi costituisce anche un’imprescindibile occasione di innovazione rispetto ai processi cognitivi e alla strutturazione delle competenze professionali. Le figure professionali ambientali, riferite sia ai settori strategici di nuova economia che ai comparti più tradizionali interessati a processi di riconversione verde, hanno la necessità che le loro competenze vengano strutturate integrando la cultura ecosistemica di base con le competenze specialistiche, costruite in termini di interdisciplinarietà e trasversalità in risposta ai fabbisogni emergenti e/o potenziali. Per sostenere in modo propositivo le pratiche formative innovative l’Isfol negli anni ha individuato e descritto 70 figure professionali per lo sviluppo sostenibile in riferimento ad aree strategiche per la realizzazione di società sostenibili. Le figure delineate si configurano come veri e propri ‘agenti di cambiamento’ in grado di orientare e attuare l’innovazione nei sistemi produttivi e professionali.
Per saperne di più:
La formazione per la sostenibilità ambientale- Indagine 2011