I criteri sociali come azione di sistema

Dalla Governance delle politiche a quella dei saperi

01.08.2013 – Si è svolto il 23 luglio a Bari, presso il Consiglio regionale della Regione Puglia, il quinto incontro del Gruppo Tecnico Interistituzionale istituito dal Tavolo di governance ex Accordo operativo tra Regione Puglia e Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria – Provveditorato Regionale. Presente per l’Isfol Cristiana Ranieri. Obiettivo dei lavori la redazione di un Documento triennale di programmazione regionale di interventi di inclusione sociale dei soggetti sottoposti a provvedimenti restrittivi della libertà personale che sarà a sua volta oggetto di discussione ed approvazione del Tavolo di governance in sede di Conferenza di servizio (vedi l’Accordo).

L'incontro è partito dalla individuazione di un piano di lavoro e della sua strategia di attuazione che, nel rispetto delle priorità tematiche di cui all’art. 6 dell’Accordo, potesse garantire sostenibilità e intersettorialità degli interventi, sia a livello locale che di sistema. Riflessione costante è quella che affronta la necessaria riformulazione di modelli di inclusione sociale in termini di politiche attive, della formazione e del lavoro, integrate e sussidiarie, con un attenzione alla sfida di importanti transizioni dei paradigmi operativi in ambito “intramurale” ed extramurale”. 

A partire dalle esperienze di ciascun organismo rappresentato all’interno del Gruppo tecnico si è, quindi, sviluppata quella base conoscitiva comune volta a sostenere una visione condivisa dell’innovazione degli approcci di welfare dell’inclusione attiva. A tal fine si è adottato un metodo coordinato per la formulazione degli interventi che, passando per l’analisi del contesto (e dunque dei problemi), ne indirizzasse l’articolazione dei contenuti attraverso l’individuazione dei risultati attesi e dei relativi agli indicatori (come suggerito dalla nuova programmazione comunitaria 2014-2020).

Nel processo in atto, il contributo dell’Isfol si è sostanziato nella messa a disposizione del patrimonio conoscitivo derivante dal monitoraggio dei Piani sociali di zona, dall’anagrafica Sionp (Sistema Informativo sulle Organizzazioni Non Profit), e dalla sistematizzazione dei dispositivi delle clausole sociali (ex Direttive EU) con particolare riferimento alle esperienze di rendicontazione sociale ed organizzativa dei soggetti di economia sociale e responsabilità sociale di impresa. A riguardo, la condivisione di tali contenuti da parte dell’Isfol con tutti gli attori del gruppo, si inscrive nella logica di facilitare e verificare linee di mainstreaming e dunque di trasferimento di pratiche e strumenti nell’ambito di processi istituzionali.  Non solo, per le amministrazioni presenti l’adozione di tali dispositivi è stata valutata positivamente alla luce della loro capacità di ottimizzare le loro performance e di creare valore aggiunto in termini di impatto sociale e di attrattività del sistema verso risorse aggiuntive (anche private).

Per saperne di più:

Struttura Inclusione Sociale

Reti transnazionali Fse per l’inclusione

I componenti del gruppo tecnico: la Regione Puglia (Settore Politiche sociali; Settore Formazione professionale; Settore Politiche per il lavoro); il Prap Puglia (Ufficio contabilità e programmazione economica; Ufficio esecuzione penale esterna; Ufficio trattamento intramurale); l’Anci Puglia; l’Upi Puglia (assessore Trasparenza e legalità Provincia di Bari); il Garante regionale persone private libertà personale; l’Unioncamere (Ccia di Brindisi); Italia Lavoro (area Inclusione sociale e lavorativa); l’Isfol (struttura Inclusione Sociale, Dipartimento Mercato del lavoro e politiche sociali)

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