Conferenza nazionale

Disabilità, presentato il Programma biennale d'azione

15.07.2013 – Si è tenuta a Bologna nelle giornate del 12 e 13 luglio la IV Conferenza nazionale sulla disabilità. Oggetto dell’evento, organizzato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, è stato il ‘Programma biennale d’azione sulla disabilità’. Un documento che lo stesso Ministro Giovannini ha definito come una montagna di 140 importanti azioni tra le quali sarà necessario definire le priorità per vederne la realizzazione pratica. Il programma, sempre secondo il Ministro, rappresenta una vera pietra miliare intrisa di concretezza tanto da darlo per approvato nell’ambito della Conferenza di Bologna nonostante necessiti ancora del passaggio alla Conferenza stato regioni e della decretazione del Presidente della Repubblica.

Per l’Isfol era presente Franco Deriu (Inclusione sociale - Disabilità) che ha presentato i dati relativi al fenomeno dell’occupazione. “Comprendere il fenomeno al di là degli obblighi di legge” è questo il punto da cui partire sostiene Deriu a seguito delle ultime rilevazioni fatte. Le iscrizioni al collocamento obbligatorio di soggetti disabili si attesta a 750 mila unità circa, si tratta quindi di numeri significativi che vedono una presenza di persone iscritte alle liste nelle regioni del Sud, abbastanza elevata, soprattutto per le donne. Se poi si studiano i dati sulla domanda si nota che nel 2010 erano 48 mila i posti lasciati vacanti nel privato e 13 mila nel pubblico su 74 mila posti previsti in quota di riserva. Inoltre seppure nel periodo di crisi gli avviamenti lavorativi abbiano registrato un calo fisiologico si può sostenere che l'impianto complessivo continua a tenere. Importante anche il dato delle imprese con meno di 15 dipendenti, non soggette all'obbligo di assunzione di persone disabili, che coprono circa il 10 per cento degli avviamenti annui.

Le aree di intervento per lavoro ed occupazione individuate dal ‘Programma di azione biennale’ sono: disponibilità di dati e statistiche, modifiche alla normativa e politiche attive per il lavoro. Per ciò che attiene ai dati secondo Deriu non si può prescindere da una messa a sistema nazionale, solo così si permetterà al decisore politico di operare in modo efficace e puntuale.  Per le modifiche legislative ci si concentra su incentivi alle imprese, il fondo nazionale per il quale il Governo intende investire una cifra di 22 milioni di euro circa e le clausole di responsabilità di impresa per favorire l'inserimento delle persone disabili. Deriu ha concluso il suo intervento parlando del collocamento. Secondo il ricercatore Isfol è fondamentale, per la messa a regime di questo servizio affinché sia efficace e porti a dei veri risultati, strutturarlo a livello nazionale. Il collocamento quindi non può avere più una struttura a macchia di leopardo, devono essere sviluppati livelli standard nazionali. Tra le altre proposte, consentire percorsi occupazionali per le persone disabili laureate, per le persone che hanno specializzazioni ma che sono vincolate a specifici livelli con le quote d'obbligo, l'introduzione a livello aziendale del disability o diversity manager.

Per approfondire:

Il programma di azione biennale

L’Osservatorio nazionale

La Convenzione Onu sulle persone con disabilità

La Legge quadro sulla disabilità (Legge n.40 del 1992)

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