Inaugurazione del patrimonio documentale ex Ias donato alla Biblioteca
19.07.2013 – Un ricchissimo patrimonio documentale e bibliografico che rischiava di andare disperso è ora a disposizione degli studiosi e ricercatori in una Biblioteca pubblica. Con una cerimonia ufficiale di inaugurazione è stata festeggiata ieri la consegna del “Fondo Ias“, l’ingente capitale di pubblicazioni monografiche e periodiche dell’Istituto per gli Affari Sociali (Ias) donato dall’Isfol al ministero della Salute.
Principali protagoniste della giornata Giulia Ombuen, responsabile del Servizio archivistico unitario Isfol - ex Ias, già dirigente del Settore Trasferimento delle conoscenze dello Ias, che ha curato la donazione del patrimonio in tutti i suoi aspetti tecnici e organizzativi e Antonietta Pensiero, responsabile della Biblioteca del ministero della Salute che è riuscita a rendere disponibile l’acquisizione agli utenti nel giro di pochissimi mesi. Presenti all’evento anche il Presidente del’Isfol, Pier Antonio Varesi, il firmatario della Convenzione siglata con l’Isfol, Giuseppe Celotto, direttore dell’Ufficio generale delle risorse, dell'organizzazione e del bilancio, Francesca Di Giacomo, direttore dell’Ufficio comunicazioni con il pubblico e documentazione del ministero della Salute e Laura Lanza in rappresentanza della Direzione generale per le biblioteche e gli istituti culturali del MiBAC che ha supervisionato e sostenuto la donazione.
Il Fondo era stato acquisito dall’Isfol nel giugno 2010, a seguito della soppressione dell'Istituto per gli Affari Sociali ed era costituito fondamentalmente dalla biblioteca pubblica dell'ente, fondata nel 1922, che raccoglieva opere nazionali e internazionali di notevole valore storico su argomenti di medicina sociale. Considerata la non corrispondenza delle materie trattate con le tematiche istituzionali dell’Isfol era stata individuata nel ministero della Salute la Biblioteca pubblica che potesse meglio valorizzarlo.
Il professor Varesi ha espresso soddisfazione e apprezzamento per l’obiettivo raggiunto ed ha rivolto “un particolare ringraziamento al personale delle due amministrazioni che con impegno e professionalità si è profuso nelle azioni di conservazione e valorizzazione del Fondo Ias”. In soli dieci mesi, infatti, il Fondo, stimato in circa 1500 metri lineari di scaffalature, comprendente anche edizioni di opere rare e le prime serie di annate di periodici uniche in Italia, è stato acquisito e ricollocato. Di oltre 6500 opere ne è stata curata la descrizione catalografica che è già disponibile in rete attraverso l’Opac dedicato .
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