Comunicare il FSE
21.05.2013 - Dare consapevolezza a ogni cittadino europeo del ruolo che giocano i fondi strutturali nel creare nuove opportunità di lavoro e migliorare la qualità dell’occupazione, contribuendo al progresso economico e sociale dei territori. Con questo intento la Commissione europea definisce alcuni obblighi in materia di informazione e pubblicità degli interventi finanziati dai fondi tra i quali figura la loro valutazione.
Il ‘Rapporto nazionale di valutazione intermedia delle attività di informazione e pubblicità dei programma operativi Fse 2007-2013’, recentemente pubblicato da Isfol, è stato elaborato con questi presupposti e pone le radici nell’attività della rete nazionale sulle iniziative di informazione e pubblicità di Fse. Costituita dai referenti di comunicazione delle autorità di gestione (Adg) regionali e nazionali del Fse e aperta a rappresentanti delle due agenzie tecniche del Ministero, Isfol e Italia Lavoro spa, del Coordinamento delle Regioni e di Tecnostruttura per il Fse, degli uffici del Ministero dello sviluppo economico responsabili della comunicazione del Fesr, nonché della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, la rete è stata promossa dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali nel corso dell’attuale programmazione di Fse 2007-2013 e rappresenta il luogo di confronto e condivisione sulle attività di informazione e pubblicità Fse realizzate nel nostro Paese.
Il Rapporto ricostruisce un quadro complessivo, articolato e omogeneo, rispetto a tre ordini di informazioni: le azioni di informazione e pubblicità programmate ed attuate dalle autorità di gestione; i risultati delle valutazioni di tali attività; i relativi processi valutativi.
La stesura del rapporto, realizzato in una proficua collaborazione con le Adg, ha reso possibile orientare e supportare le autorità di gestione Fse nella valutazione dei propri Piani di comunicazione e nell’elaborazione, ormai prossima, delle strategie di comunicazione per la programmazione 2014-2020.
Tra i risultati dell’analisi contenuta nel Rapporto l’evidenza che l’efficacia dell’informazione dipende non solo dalla rilevanza delle azioni programmate e realizzate ma, soprattutto, dalla qualità dei processi di progettazione e di implementazione. Tra gli elementi di una comunicazione efficace, vi sono infatti le azioni progettuali propedeutiche. Altri elementi di efficacia sono l’uso di case stories, di claim accattivanti e di un linguaggio semplice e diretto che ha contribuito ad interiorizzare contenuti anche complessi. Tra le strategie vincenti figurano quelle basate sulla promozione di un’identità visuale chiara e facilmente identificabile, quelle che hanno rispettato il principio di capillarità dell’informazione e, in ultimo, quelle che utilizzano assiduamente le reti.