Paese che vai, apprendistato che trovi
Le aziende per lo stage
24.01.2013 - Quali sono le analogie e le differenze dei sistemi di apprendistato nei diversi paesi europei? Risponde l’Isfol, da anni impegnato in un’indagine specifica volta ad identificare i modelli organizzativi, le strategie e le buone pratiche applicate in contesti europei con una solida e consolidata tradizione in apprendistato.
I risultati dell’analisi sono raccolti nel volume “Modelli di apprendistato in Europa”, recentemente pubblicato dall’Isfol nella Collana I libri del Fondo sociale europeo. Oltre a illustrare le architetture dei vari sistemi-paese, il volume offre un approfondito studio comparato che si sofferma su analogie e differenze che emergono tra i vari contesti nazionali.
Le realtà studiate sono quelle di Germania, Francia, Paesi Bassi e Regno Unito. Una selezione di paesi tra i quali almeno tre presentano solidi modelli di apprendistato riproposti in altri contesti-paese, sulla base di affinità culturali e storiche. Il sistema duale della Germania, ad esempio, rappresenta il modello di riferimento per tutti i Paesi dell’area tedesca, anche se non è possibile parlare di mero trasferimento.
Anche l’apprendistato della Francia, completamente inserito all’interno del sistema educativo, è diventato il modello in base al quale è stato progettato anche il nostro apprendistato di alta formazione nell’ambito del Testo Unico. Di contro, il modello del Regno Unito, costituisce un riferimento anche per tanti Paesi extraeuropei dell’area del Commonwealth - come sta emergendo da un’indagine allargata che l’Isfol sta realizzando - saldamente ancorato ad un sistema di valorizzazione delle competenze e delle qualificazioni professionali, in una prospettiva di formazione continua.
In una nuova stagione dell’apprendistato in Italia, inaugurata dalla approvazione del Testo Unico, il volume intende fornire spunti di riflessione e suggerimenti.