Apprendimento non formale e informale

Raccomandazione Ue sui sistemi di validazione

18.01.2013 - Il Consiglio dell’Unione europea ha recentemente adottato una Raccomandazione sulla validazione dell’apprendimento non formale e informale che sollecita gli Stati membri ad attivarsi affinché ogni cittadino possa usufruire di questa importante opportunità.

E’ infatti fondamentale, nell’attuale fase critica sul piano occupazionale e sociale, poter valorizzare ogni apprendimento delle persone, anche quello che si svolge fuori dai luoghi tradizionalmente deputati a questo (scuola e università), con l’obiettivo di sostenere la competitività del sistema economico e la flessibilità dei percorsi lavorativi, facilitare il reingresso in formazione, agevolare la mobilità geografica e professionale, abbattere le barriere per l'accesso o il reingresso al mondo del lavoro.

Il testo richiama, in particolare, alla necessità che siano istituiti - entro il 2018 - sistemi nazionali accessibili a tutti per la validazione dell’apprendimento non formale ed informale consentendo l’ottenimento di una qualificazione completa - o parte di essa. Quattro sono gli elementi chiave del processo di validazione che tutti i Paesi dovranno allestire: l'identificazione, la documentazione, la valutazione in base a standard concordati e infine la certificazione dei risultati di apprendimento.

L’Advisory group Eqf (European qualifications framework) sarà l'organismo principale di accompagnamento e monitoraggio delle azioni proposte dagli Stati membri, mentre la relazione annuale del Cedefop sugli sviluppi dei quadri nazionali delle qualificazioni in Europa valuterà lo stato di avanzamento.

In Italia la prospettiva della validazione e certificazione delle competenze acquisite in ogni contesto di apprendimento è un tema estremamente praticato, dibattuto e oggetto di numerose pratiche e sperimentazioni, come testimonia il lavoro svolto dall’Isfol e documentato sul sito web www.isfol.it/librettocompetenze. Questa ricchezza di esperienze si appresta ad essere “incorniciata” in un sistema istituzionale, come già avviene in diversi Paesi europei, per effetto della Legge di Riforma del Mercato del  Lavoro e del successivo Decreto sul Sistema nazionale di certificazione delle competenze discusso in Consiglio dei ministri l’11 gennaio scorso.

Categoria: Apprendimento
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