Social Innovation Agenda
29.03.2013 - E’ iniziato il percorso di costruzione della prima “Social Innovation Agenda italiana”. Lo scorso 21 marzo è stato presentato dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca scientifica il documento “La Via Italiana alla Social Innovation Agenda” che rappresenta un primo quadro di indirizzo delle attività che l’Italia intende mettere in campo nei prossimi anni in questo ambito.
Il documento è stato elaborato partendo dalla raccolta di esperienze italiane e internazionali, tra cui i bandi relativi a Start Up e a Smart Cities che hanno già promosso la costituzione di iniziative a forte vocazione sociale. Gli assi dell’Agenda comprendono azioni concrete e obiettivi in materia di politiche pubbliche e nuovi strumenti finanziari legati al tema, metodologie di misurazione dell’impatto sociale, pratiche inclusive e partecipative per una nuova generazione di servizi pubblici e di imprese innovative.
Alla prima stesura delle Linee guida, attualmente sottoposte a consultazione pubblica, ha concorso anche l’Isfol con il contributo di Antonello Scialdone, responsabile del Progetto strategico “Innovazione sociale e Amministrazioni pubbliche” invitato dal MIUR tra gli esperti della materia, il quale ha rilevato come “al di là di importanti iniziative pioneristiche, le politiche pubbliche dovrebbero meglio accompagnare e contestualizzare l’emersione del tema della social innovation, anche qualificandolo come approccio trasversale che aggiunge valore all’efficacia di linee di programmazione settoriale”. Lo stesso Scialdone ha presentato lo scorso 25 marzo la riflessione che in Isfol si sta compiendo sull’innovazione sociale, intervenendo sul tema “Europa e social innovation” in occasione di un ciclo di seminari promossi e organizzati a Conversano (BA) dalla Fondazione G. Di Vagno. Gli incontri, dedicati a “Being european citizens - Essere cittadini europei” sono stati pensati come collegamento diretto all’Anno europeo dei cittadini e quindi alla necessità di promuovere in un’ottica europea una riduzione sul territorio meridionale della crescente distanza dei cittadini dalla partecipazione alla vita pubblica e alle scelte strategiche della comunità.
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