L’Isfol partecipa all’iniziativa del Governo

Presentato il Fondo di contrasto alla povertà educativa minorile

23.05.2016 - Quattrocento milioni di euro per aiutare i bambini esclusi dal sistema educativo a causa di fattori economici, sociali o culturali. E’ l’iniziativa messa in campo dal Governo e presentata a Roma lo scorso 17 maggio, in occasione di una conferenza stampa indetta dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Tommaso Nannicini, alla quale ha preso parte anche il Commissario straordinario dell’Isfol Stefano Sacchi.

Il Fondo di contrasto alla povertà educativa minorile, per il periodo 2016-18, sarà alimentato dalle Fondazioni di origine bancaria ed avrà una natura sperimentale. Nel Comitato di gestione del Fondo, in aggiunta ai membri effettivi, vi sarà anche un rappresentante dell’Isfol, senza diritto di voto.

Lo strumento di gestione del Fondo è un Protocollo d’intesa firmato tra Governo e Fondazioni di origine bancaria. Questo tipo di Fondo è stato istituito, per la prima volta in Italia, con la Legge di Stabilità 2016 ed è destinato ad “interventi sperimentali finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori”. Il Protocollo prevede che il Fondo abbia una governance tripartita e affidata a un Comitato di indirizzo strategico composto pariteticamente da rappresentanti di Governo, Fondazioni e Forum Nazionale del Terzo Settore, con il compito e la responsabilità di dettare i principi e i criteri direttivi in tema di ambiti di intervento, strumenti operativi, processo di valutazione, selezione e monitoraggio dei progetti finanziati.

“Il Fondo rappresenta una grandissima sfida: affronta un vuoto che ha caratterizzato le scelte del nostro Paese per decenni e che si è aggravato enormemente con la crisi, ossia il fatto di non avere avuto, fino all’ultima Legge di Stabilità, una misura di contrasto alla povertà. Questo ha creato un divario importante da dover colmare. Oggi invece ci troviamo di fronte al fatto che c’è un impegno molto serio ad agire su questo fronte” , ha detto Pietro Barbieri, portavoce del Forum Terzo Settore.

“In un mondo caratterizzato dall’economia della conoscenza, dall’innovazione, ma anche dalla limitazione dell’opportunità di crescere dal punto di vista emotivo, nelle relazioni con gli altri e con se stessi, diventa prioritario mettere un bambino o un adolescente nelle condizioni migliori per apprendere, sperimentare le proprie capacità, sviluppare e far fiorire il proprio talento” ha sottolineato Giuseppe Guzzetti, Presidente Acri (Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio spa). Infatti, “occuparsi delle difficoltà dei minori e della loro educazione, aiutarli ad acquisire quelli che sono gli strumenti fondamentali per costruire la loro vita, significa occuparsi di chi ha il diritto ad un aiuto, ma vuol dire anche occuparsi del futuro del Paese”.

 

 

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