Incontri con l'autore. Secondo appuntamento

Una regia per il sistema del lavoro

07.02.2014 - Un sistema nazionale per il lavoro che sia una vera cabina di regia delle politiche attive e passive per risollevare l’occupazione. Questo il filo rosso degli interventi dei relatori del secondo appuntamento di ‘Incontri con l’autore’ che prende spunto dall’accurata analisi dei modelli di tre paesi vicini proposta nel volume “Servizi per l’impiego e politiche dell’occupazione in Europa” in cui Alessandra Sartori, dottore di ricerca in Scienze del lavoro e presso la Facoltà Cattolica di Milano, prende in esame i casi di Gran Bretagna, Germania e Svezia.

Nel corso del seminario, l’autrice ha fornito una panoramica sui servizi per l’impiego, gli ammortizzatori sociali e le politiche attive del lavoro dei tre paesi europei. L’esperienza della Francia è stata poi illustrata nell’intervento di  Claudine Romani del CEREQ, ente di ricerca sui temi di lavoro e formazione. Romani  ha introdotto la nuova riforma del sistema che sarà in disucussione tra circa due settimane al Parlamento francese e che doterà in primo luogo ogni cittadino di un curriculum professionale e formativo che lo accompagnerà lungo tutto il corso della vita.

Moderato dal presidente Isfol Pierantonio Varesi, il dibattito sul sistema Italiano si è animato con i contributi di due esperti:  Giampiero Proia, Ordinario della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Roma TRE e Franco Liso, Ordinario della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università La Sapienza. Quest’ultimo, riprendendo le suggestioni evidenziate nelle presentazioni precedenti, ha sottolineato l’esigenza per il sistema italiano di lavorare sul versante della domanda di lavoro, perché il vecchio ufficio di collocamento si liberi di un po’ di burocrazia e funzioni anche nell’ottica di servizio alle imprese. Nell’intervento di Liso la necessità di una maggiore centralizzazione nella gestione, nel monitoraggio e nella valutazione del sistema.

La frammentazione della gestione dei servizi per l’impiego infatti, come ha ricordato anche Gianfranco Simoncini, Assessore della Regione Toscana e Coordinatore della IX Commissione della Conferenza delle Regioni, risulta ad oggi comporsi in un puzzle di circa 110 Province che si trovano con poche risorse a gestire uno strumento volto all’attuazione di politiche strategiche e di grande attualità. Simoncini ha invocato un sistema nazionale con funzioni chiave affiancato da realtà regionali che da un lato superi la frammentazione mantenendo l’attenzione al territorio e dall’altro sia in grado di integrare politiche passive e attive nonché valorizzare il rapporto tra pubblico e privato.

Attesa conclusione di Carlo Dell’Aringa, Sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro, che pur facendo presente la mancanza di investimenti su un tema così attuale e importante come quello dell’occupazione, ha affermato che ‘non c’è mai stato momento più favorevole per innescare un circuito virtuoso. L’attenzione politica è un risorsa scarsa che se va in una direzione non va nell’altra e in questo momento, con una disoccupazione giovanile che supera il 40% il focus istituzionale e politico su occupazione e lavoro è obbligato’. Dell’Aringa si è soffermato sulla necessità di integrazione delle politiche attive e passive che vadano dall’accoglienza all’orientamento fino agli ammortizzatori, in base ad una rigorosa applicazione del principio di condizionalità, come avviene in Germania. Rispetto al decentramento amministrativo del sistema, il sottosegretario ha denunciato la mancanza del principio di responsabilità in base al quale ‘chi paga deve poi controllare che i soldi siano stati spesi bene’.

 

Romani, C., Le politiche ed i servizi per l’impiego in Francia attraverso il prisma del «Pole emploi»

 

Sartori, A., Servizi per l’impiego e politiche dell’occupazione in Europa. Idee e modelli per l'Italia

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