Isfol diventa Inapp
30.11.2016 - Isfol volta pagina. Da giovedì 1° dicembre prenderà il nome di INAPP - Istituto Nazionale per l'Analisi delle Politiche Pubbliche. Non è solo un cambio formale, ma si tratta di un nuovo ruolo assunto dall’Istituto, alla luce deldecreto legislativo 150/2015, con il quale è stata ridisegnata la governance delle politiche del lavoro in Italia.
“Il nuovo ente pubblico di ricerca, vigilato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, si occuperà di analisi monitoraggio e valutazione delle politiche del lavoro e dei servizi per il lavoro, politiche dell’istruzione e della formazione, politiche sociali e più in generale di tutte le politiche economiche che hanno effetti sul mercato del lavoro” ha detto il presidente Stefano Sacchi, questa mattina a Roma presso la Camera dei Deputati, in occasione della conferenza stampa di presentazione di INAPP.
“Il compito dell’Istituto è quello di costruire informazioni e ricerche che siano non soltanto di carattere statistico, ma che possono fornire ai decisori politici, al governo e al parlamento le coordinate per azioni di natura legislativa. Informare e suggerire orientamenti riguardo le politiche sulle quali il legislatore deciderà” ha detto Cesare Damiano, presidente della Commissione lavoro pubblico e privato della Camera nel corso del suo intervento.
Le aree tematiche di INAPP sono cinque: innovazione, occupazione, welfare; professioni e competenze; dinamiche, istituzioni e politiche del mercato del lavoro; istituzioni e politiche della formazione; povertà, disabilità, inclusione sociale. “I principi fondanti che ispirano l’azione del nuovo Istituto sono riferiti ai concetti di innovazione, crescita e benessere” ha spiegato il prof. Sacchi, il quale ha aggiunto che i referenti di INAPP sono in particolare “la comunità scientifica nazionale e internazionale, il mondo della pratica e dei policymaking”.
In tale prospettiva INAPP ha la vocazione di costruire beni pubblici per il mondo della ricerca, per il lavoro e le imprese, conducendo indagini in detti ambiti. Non è un caso infatti che dal 2017 l’Italia sarà di nuovo nello European Social Survey, la più importante indagine europea su attitudini e valori dei cittadini europei.
“Condivido l’esigenza, certamente dei decisori, ma ad essi vorrei aggiungere anche delle parti sociali di avere uno strumento di monitoraggio e valutazione di questo tipo” ha detto Maurizio Sacconi, presidente della Commissione lavoro e previdenza sociale del Senato, nel corso del suo intervento.
Il presidente Sacchi ha anticipato alcuni temi in agenda per il 2017 che riguarderanno gli ‘effetti della riforma pensioni su assunzioni programmate’ gli ‘effetti del Jobs Act sull’andamento dei contratti di lavoro a tempo indeterminato’ e ‘gli effetti della contrattazione decentrata’.
La missione di INAPP si caratterizza, in sintesi, su due pilastri: “da un lato la costruzione di beni pubblici accessibili a tutti, università e studiosi per la ricerca, dall’altro una ricerca d’istituto policy oriented, finalizzata a studiare in modo rigoroso fenomeni d’importanza strategica per la collettività, al fine di fornire informazioni, conoscenze e strumenti utili al policy maker per compiere le proprie scelte, ma utile anche ai cittadini per valutare l’impatto di queste scelte” ha concluso il presidente.
La conferenza stampa, riservata ai giornalisti, è stata trasmessa in diretta streaming sul sito della Camera dei Deputati. Guarda la diretta