Il sistema di IFP alza il tiro
Tipologie percorsi
1.03.2013 - Cresce il numero degli iscritti ai percorsi di IFP nell’anno formativo 2011-12. Tale incremento, già in atto in maniera evidente negli anni precedenti, ha segnato, per questa annualità, un ulteriore balzo in avanti. Il fenomeno è descritto dal testo “I percorsi di istruzione e formazione professionale nell’anno della sussidiarietà”, il Rapporto di monitoraggio dei percorsi di IFP che annualmente l’Isfol elabora per conto del Ministero del Lavoro.
Il numero degli iscritti al sistema dei percorsi triennali e quadriennali arriva a quasi 250 mila unità, una cifra corrispondente a circa il 40% degli iscritti agli Istituti Tecnici. Questo sviluppo della filiera ha coinciso con l’entrata in vigore della riforma degli Istituti Professionali, e con il conseguente avvio, presso questi ultimi, dei percorsi svolti in regime di sussidiarietà, al fine di integrare l’offerta regionale di IFP. Ed infatti, per la prima volta, il numero degli iscritti al primo anno dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale realizzati presso le scuole supera quello degli iscritti presso le Istituzioni Formative: oltre 73 mila rispetto ai circa 46 mila delle agenzie accreditate. Ma l’incremento degli iscritti non è l’unico indicatore del successo della filiera. Il consolidamento del sistema è espresso anche da altri fattori: gli ottimi esiti formativi degli allievi delle agenzie accreditate (8 qualificati su 10 iscritti al terzo anno); l’aumento del numero dei diplomati al IV anno, che arriva a 3.740 unità; la tenuta dei giovani all’interno dei percorsi: a distanza di 5 mesi dall’avvio abbandona una quota estremamente ridotta (1-2% nelle Istituzioni formative e meno del 3% nelle scuole); la componente vocazionale, cioè i 14enni iscritti ai percorsi triennali senza precedenti insuccessi formativi,raggiunge il 45%. Infine viene meno il diffuso luogo comune riguardante l’eccessivo costo dei percorsi formativi: la spesa media per allievo presso le agenzie accreditate è infatti pari a 5.118euro all’anno, inferiore ai circa 7 mila euro registrati per la scuola secondaria superiore.
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