Metodi e obiettivi per un uso efficace
24.01.2013 - Il Governo italiano ha recentemente presentato il documento “Metodi e obiettivi per un uso efficace dei Fondi comunitari” elaborato dal ministro per la Coesione territoriale, d’intesa con i ministri del Lavoro e delle Politiche sociali e delle Politiche agricole, alimentari e forestali.
Il testo contiene sette innovazioni di un metodo di “valutazione pubblica aperta”, tre opzioni strategiche su Mezzogiorno, città e aree interne, oltre a proposte di metodo per ognuna delle undici aree tematiche europee.
“L’innovazione metodologica principale – si legge nel documento - consiste nel fatto che per aspirare a trasformare la realtà attraverso l’azione pubblica è necessario che i risultati cui si intende pervenire siano definiti in modo circostanziato e immediatamente percepibile, sia da coloro che sono responsabili dell’attuazione, sia da coloro che ne dovrebbero beneficiare al fine di dare vita a una vera e propria valutazione pubblica aperta. L’individuazione dei risultati desiderati deve essere effettuata prima di scegliere quali azioni finanziare e mettere in pratica. Si tratta di un requisito ovvio, eppure nella pratica comune quasi mai rispettato”.
In particolare il documento propone un metodo su come spendere al meglio i fondi comunitari, lavorando sulle tre opzioni strategiche che sono emerse dal lavoro straordinario di rilancio del programma 2007-2013 e dal Piano Azione Coesione e che riguardano: Mezzogiorno, Città, Aree interne.
Per la tempestiva preparazione dell’Accordo di partenariato e dei Programmi operativi, necessari per un salto di qualità nell’uso dei Fondi comunitari nella Programmazione 2014-2020, il documento apre il confronto pubblico coordinato dal Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica, secondo le linee contenute nel capitolo 5 del documento stesso, inviato alla Conferenza Stato-Regioni per osservazioni.
Tale confronto è integrato da una consultazione pubblica aperta a tutti i soggetti interessati a fornire contributi che potranno pervenire entro il 15 febbraio p.v. all’indirizzo: [email protected].
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