Mobilità geografica dei dottori di ricerca
14.07.2014 – Presentare i dati per continuare a riflettere sul fenomeno della mobilità intellettuale dei dottori di ricerca è stato questo l’obiettivo del convegno dal titolo ‘Non sempre mobili. I risultati dell’Indagine sulla mobilità geografica dei dottori di ricerca’ tenutosi oggi presso la Sala Auditorium dell’Isfol. Ad aprire la giornata è stato il Direttore Generale Isfol Paola Nicastro che ha sottolineato l’importanza di questo studio, che l’Istituto segue da tempo, e che dona all’attuale dibattito sulla fuga dei cervelli dati scientifici che aiutano a spiegare il perché del fenomeno. ‘L’Italia rischia di perdere tutti quei giovani sui quali ha investito formandoli e facendoli divenire eccellenza - ha spiegato la Nicasto - e per questo è necessario fornire tutte le informazioni necessarie ai decisori politici affinché possano agire in merito’.
È seguito l’intervento di Bruno Busacca (Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali) che, dopo aver ringraziato l’Isfol per l’invito ad una interessante giornata di confronto su temi così attuali, ha sottolineato come sia necessario affrontare l’analisi di questo fenomeno da due punti di vista ossia l’attrattività dei sistemi di studio universitari e l’’intreccio tra scuola e mondo del lavoro questo nell’ottica di capirne al meglio motivazioni e conseguenze.
La prima parte della giornata è stata dedicata alla presentazione dei dati da parte delle ricercatrici che hanno curato il volume. L’introduzione e il coordinamento di questa parte della mattinata è stata affidata ad Andrea Cutillo (Istat) che dopo aver evidenziato il carattere multidisciplinare dello studio ha passato la parola alle curatrici del volume.
Valentina Gualtieri ha quindi presentato gli aspetti metodologici dello studio e i dati di contesto sottolineando che l’obiettivo principale è stato quello di analizzare i fattori determinanti e gli effetti della mobilità geografica intellettuale. Successivamente Francesca Bergamante ha presentato gli elementi caratterizzanti la mobilità evidenziando come l’attuale morfologia degli spostamenti veda tra le motivazioni della mobilità l’autorealizzazione e tra le motivazioni dei non mobili quella dell’affettività. Tiziana Canal ha presentato un approfondimento relativo alla mobilità sociale evidenziando come la dote familiare intesa come livello di istruzione e posizione lavorativa incida sul destino dei dottori di ricerca.
La seconda parte della giornata è stata dedicata alla tavola rotonda dal titolo ‘Mobilità interna e migrazione all’estero’. Su questo tema si sono confrontati: Maria Carolina Brandi (Cnr - Irpps), Alessandro Rosina (Università Cattolica di Milano), Benedetto Torrisi (Università di Catania), Gaetano Vecchione (Seconda Università di Napoli), Liana Verzicco (Istat) la chiusura dei lavori è stata affidata a Giorgio Alleva (Università La Sapienza di Roma).
Per approfondire:
Non sempre mobili. I risultati dell’indagine Isfol sulla mobilità geografica dei dottori di ricerca
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