Presentato al Cnel il rapporto Italia 2013
06.05.2013 - L'Italia ha avviato un ambizioso programma di riforme volto a ripristinare la sostenibilità delle finanze pubbliche per migliorare la crescita a lungo termine. I risultati ottenuti devono adesso essere consolidati e sono necessarie ulteriori misure a sostegno della crescita e della competitività, per rimettere il Paese sulla strada di una crescita sana. E’ quanto rivela l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) nel rapporto sulla situazione economica italiana presentato al Cnel il 2 maggio.
Lo studio sottolinea la necessità di attuare in maniera efficace le principali riforme avviate nel 2012, volte ad aumentare il dinamismo del mercato del lavoro e dei beni. Ciò consentirà di migliorare la produttività dell'Italia, consistentemente debole, e di rilanciare la competitività internazionale del Paese.
L’Ocse stima una riduzione del PIL (1,5%) per quest'anno, e un leggero aumento (0,5%) nel 2014 e suggerisce l'adozione di vari provvedimenti al fine di estendere la portata delle riforme.
Per quanto riguarda la regolamentazione del mercato del lavoro si raccomanda di:
- estendere la portata delle riforme promuovendo un mercato del lavoro più inclusivo, e accrescendo l’occupabilità attraverso un sostegno attivo alla ricerca di lavoro e alla formazione, accompagnato da una più ampia rete di protezione sociale;
- promuovere l’allargamento dell’attuale accordo tra le parti sociali per garantire un migliore allineamento dei salari e della produttività e ripristinare la competitività;
- allargare la base imponibile riducendo tutte le agevolazioni fiscali, permettendo la riduzione dell’aliquota fiscale marginale sul reddito da lavoro.
Alla presentazione del rapporto, oltre al Segretario generale dell’Ocse Anguel Guerrìa e al Presidente del Cnel Antonio Marzano, sono intervenuti il Presidente del Consiglio uscente Mario Monti e il neoeletto Enrico Letta. L’evento è stato anche l’occasione per la prima uscita pubblica dei Ministri dell’Economia Fabrizio Saccomanni e del Lavoro Enrico Giovannini.
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