European Qualifications Framework

Primo Rapporto nazionale di referenziazione

06.06.2013 - Lo scorso 29 maggio il Ministero del Lavoro e l’Isfol, in rappresentanza di tutte le Autorità nazionali e regionali, hanno presentato il Primo Rapporto di Referenziazione Nazionale allo European Qualification Framework (EQF) alla Commissione Europea e ai Paesi che aderiscono al Quadro EQF.

L’EQF (Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008) è una meta-struttura, articolata in otto livelli a complessità crescente, ognuno descritto in termini di conoscenze, abilità e competenze. Gli Stati che aderiscono al processo sono chiamati a collocare negli otto livelli tutti i titoli di studio e le qualificazioni professionali rilasciati nel Paese. L'obiettivo è quello di disporre di uno strumento agile per favorire il riconoscimento dei titoli e delle qualifiche degli individui e sostenere i percorsi di mobilità transnazionale.

 

Il Primo Rapporto di Referenziazione italiano è il risultato di un lavoro di analisi e confronto durato circa 4 anni, che ha visto il coinvolgimento di numerosi attori istituzionali (Ministeri del Lavoro e Politiche Sociali e dell'Istruzione, Università e Ricerca, Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le politiche europee, Regioni e Province Autonome), delle parti sociali e di esperti internazionali, e ha fatto registrare un’ampia condivisione attraverso la consultazione pubblica svoltasi lo scorso anno. Il 20 dicembre 2012 il Rapporto è stato formalmente adottato dal nostro Paese, nell'ambito di un Accordo Stato-Regioni.

Nel primo Rapporto nazionale l'Italia referenzia tutti i titoli rilasciati dal sistema di istruzione, anche a livello universitario, e le qualificazioni rilasciate dalle Regioni e Province Autonome sulla base di accordi nazionali (IeFP e IFTS).

L’Advisory Group, sede deputata alla presentazione del Rapporti nazionali e gruppo di coordinamento dell’implementazione dell’EQF a livello comunitario - che riunisce le 36 autorità nazionali dei Paesi che aderiscono al processo (fra membri UE e paesi limitrofi) oltre ad alcuni stakeholders -, ha riconosciuto ed apprezzato gli sforzi fatti dal nostro Paese e i risultati raggiunti.

Il processo di referenziazione è progettato, infatti, come strumento per aumentare il mutual trust, ovvero quella fiducia reciproca tra Paesi che è alla base del riconoscimento dei titoli e delle qualifiche. E' dunque un processo che esamina il complesso dei sistemi formativi di ciascun Paese per verificare la presenza di un sistema di qualificazioni definite in termini di risultati di apprendimento (learning outcomes) e l’adozione di adeguate misure di assicurazione della qualità.

L'Italia è da molti anni impegnata a rinnovare il proprio sistema di istruzione e formazione lungo le direttrici condivise a livello europeo e nella cornice della costruzione di un sistema per il lifelong learning. I risultati raggiunti con il primo Rapporto di referenziazione sono stati ampiamente sottolineati, riconosciuti ed apprezzati dall’Advisory Group che ha, da un lato, espresso l’auspicio che si possa in tempi brevi completare la seconda fase di referenziazione, relativa alle qualifiche rilasciate dalle Regioni e Province Autonome e le professioni regolamentate e, dall’altro, evidenziato l'importanza di acquisire ulteriori progressi nella generalizzazione dell'approccio per Learning Outcomes, nonché nell'introduzione effettiva di meccanismi/requisiti di qualità nei sistemi nazionali e regionali, e a livello dell'offerta formativa, in linea con la raccomandazione europea.

L’intesa raggiunta il 20 dicembre 2012 assicura che, a partire dal 2014, tutti i certificati rilasciati nel nostro paese riporteranno l’indicazione del corrispondente livello EQF.

Il Punto Nazionale di Coordinamento, istituito presso l’Isfol, assicurerà la diffusione del Rapporto a livello nazionale ed europeo, sostenendo l’implementazione degli impegni assunti dall’Italia.

Rapporto di referenziazione italiano

 

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